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L’Assessore Giannini imputa gli alti costi del fotovoltaico al “depauperamento del personale tecnico in servizio presso le strutture regionali e provinciali”. M5S: “Inaccettabile”.
Il ricorso alle energie rinnovabili e al fotovoltaico in particolare sarebbe una grande occasione, sia per affrancarsi dalle fonti di energia fossile, inquinanti e non sempre di facile approvigionamento, sia per ridurre i costi della produzione di energia elettrica. Ma talvolta le cose non vanno esattamente come sperato. E sembra che la Regione Puglia non abbia fatto proprio un buon affare. Perché?
Secondo l’Assessore regionale ai Lavori pubblici, Giovanni Giannini, è colpa della mancanza “di personale tecnico in servizio presso le strutture regionali e provinciali”.
In pratica il prezzario degli impianti fotovoltaici in Regione è aggiornato al 2003, vale a dire che l’ultimo aggiornamento è stato effettuato circa 13 anni fa. La questione è stata sollevata dal Movimento 5 Stelle, che già nell’agosto del 2014 aveva chiesto la sospensione di tutte le gare d’appalto inerenti la realizzazione di impianti fotovoltaici, in quanto i prezzari contenuti nei capitolati non erano aggiornati ai prezzi di mercato corrente. Secondo la stima effettuata dallo stesso Movimento, i prezzari di cui dispone la Regione sono maggiori del 300% rispetto ai prezzi di mercato.
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“Questo si è tradotto negli anni – si legge in una nota del M5S – in un incredibile sperpero di denaro pubblico dal momento che ancora oggi per realizzare un impianto fotovoltaico, la Regione fa riferimento a prezzi superiori addirittura del 300% rispetto ai prezzi di mercato. Uno spreco di risorse che senza la nostra interrogazione sarebbe continuata indisturbata in un settore nel quale le agromafie si sono infiltrate devastando interi paesaggi.
Lo scorso novembre il Consigliere regionale del M5S, Cristian Casili, ha presentato un’interrogazione all’Assessore Giannini, il quale nei giorni scorsi ha risposto specificando che il mancato aggiornamento dei prezzari da parte degli uffici regionali sarebbe da attribuirsi al “depauperamento del personale tecnico in servizio presso le strutture regionali e provinciali”.
Per il M5S questa risposta è “inaccettabile”. “Non è possibile – tuonano i pentastellati – che per mancanza di personale si siano buttati per 12 anni soldi pubblici”. “Ci auguriamo che l’assessore Giannini provveda in tempi brevi all’aggiornamento – concludono – ma vogliamo vederci chiaro anche su quanto è accaduto fino ad oggi pertanto procederemo con un accurato controllo di tutte le gare in cui è stato utilizzato il capitolo incriminato e, nei casi in cui dovessero riscontrarsi irregolarità chiederemo di procedere con la denuncia presso gli organi competenti”.