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15 i Comuni firmatari ieri a Vaste, nel cuore del patrimonio della civiltà messapica. Colafati: “Può facilitare accesso a finanziamenti e costituire circuito turistico alternativo”.
E’ stata firmata ieri, sabato 23 gennaio, presso il Palazzo Baronale di Vaste, la Convenzione per lo svolgimento coordinato di attività volte alla valorizzazione ed alla promozione delle testimonianze archeologiche delle civiltà messapiche. I Comuni firmatari sono stati quelli di Otranto, Manduria, Salve, Torchiarolo, Lecce, Nardò, Muro Leccese, Oria, Cavallino, Ugento, Alezio, Poggiardo, Ortelle, Castro, Diso.
Hanno presenziato l’evento anche i Sindaci dei Comuni di Melendugno, Mesagne e Galatone, che hanno comunque manifestato l’interesse a far parte dell’associazione. In un secondo momento potrebbero aderire anche i Comuni di Brindisi, Gallipoli, Carovigno, Ceglie Messapico, Erchie, Fasano, Grottaglie, Latiano, Ostuni, Patù, Porto Cesareo, Soleto, San Pancrazio Salentino, San Vito dei Normanni, Vernole, Villa Castelli.
Questi Comuni condividono la loro origine messapica. Nei loro territori ci sono importanti resti arceheologici, dell’antica civiltà dei Messapi, i nostri antenati.
Chi erano i Messapi?
La storia dei Messapi è tanto incerta quanto interessante. E’ la popolazione stanziatasi in quella terra che oggi chiamiamo Salento e nella Murgia meridionale a partire, presumibilmente, dall’VIII secolo a.C., quindi nello stesso periodo in cui si ritiene sia stata fondata Roma. La loro provenienza era balcanica. L’ipotesi più accreditata dagli storici è che questo i Messapi fossero di origine greca, cretese in particolare.
Nel terzo secolo d.C. la Messapia venne annessa all’Impero Romano, sebbene questo popolo continuò a mantenere una propria identità.
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Tornando all’evento di ieri, i firmatari della convenzione credono molto nell’importanza di questa collaborazione ai fini dello sviluppo culturale del territorio e della promozione di un turismo di tipo culturale e destagionalizzato. All’evento ha partecipato anche il Presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone e l’Assessore Regionale alla Cultura Loredana Capone.
L’Associazione fondata da questi Comuni si prefigge di stipulare dei protocolli di intesa con il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università del Salento e con l’Associazione I Leoni di Messapia.
Luogo della firma – come anticipato – è stato il Palazzo Baronale di Vaste, all’interno del quale è stato di recente riallestito il Museo della Civiltà Messapica. Scelta quindi non casuale, quella di procedere alla stipula di questa convenzione tra i reperti di quella civiltà che accomuna gli enti che hanno aderito al progetto.
Per l’Amministrazione poggiardese, la firma a Vaste rappresenta “anche il riconoscimento per l’impegno dimostrato sin dall’inizio dal Comune di Poggiardo, che ha coordinato questa prima fase assieme al Comune di Cavallino, di raggiungere un risultato fondamentale e propedeutico al raggiungimento di obiettivi importanti per la promozione della civiltà messapica”.
“Si è riconosciuta unanimemente l’indispensabilità di unirsi – dichiara il Sindaco di Poggiardo Giuseppe Colafati – poiché una rete tematica sui messapi, con il considerevole patrimonio posseduto, può facilitare l’accesso a finanziamenti soprattutto di tipo europeo e costituire un circuito turistico alternativo a sé stante e alternativo slegato dalla stagionalizzazione”.
“La consapevolezza della nostra tradizione storica – aggiunge – e dei reciproci interessi per la tutela e la valorizzazione dei comuni territori, rende più che mai indispensabile un’azione sinergica per la loro promozione. Da qui l’idea mettere insieme le città di origini messapiche – prosegue Colafati – a cui fin dall’inizio assieme all’On. Gaetano Gorgoni, vicesindaco del comune di Cavallino, ci siamo affezionati stimolati anche dal Prof Fernando Sammarco Presidente dell’Associazione Leoni di Messapia”.
“Abbiamo raggiunto un risultato importante – conclude – ora abbiamo la responsabilità di proseguire per il raggiungimento degli obiettivi contenuti in convenzione con la certezza che altri comuni ci hanno già manifestato l’intenzione di condividere questo percorso”.
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