Il Museo Faggiano ricorda i protagonisti della scoperta della Grotta dei Cervi, una delle più importanti scoperte della storia del Salento. Saranno proiettate immagini dei pittogrammi, segue dibattito su costituzione comitato popolare per ricostruire la grotta.
La Grotta dei Cervi, situata a Porto Badisco, località marina a sud di Otranto, è stata scoperta 46 anni fa, esattamennte il 1 febbraio del 1970, da alcuni speleologi locali: Severino Albertini, Isidoro Mattioli, Remo Mazzotta, Daniele Rizzo ed Enzo Evangelisti. Fu una scoperta importantissima, che portò a riscrivere in parte la storia del Salento e dei nostri antenati. All’interno della grotta fu rinvenuto uno straordinario repertorio di pittogrammi di epoca neolitica e di altre evidenze di una frequentazione preistorica di lungo periodo.
Per celebrare il 46mo anniversario di questa importante scoperta, lunedì 1 febbraio, il Museo Faggiano ospiterà Nunzio Pacella (direttore scientifico), Pino Salamina (fotografo ufficiale) e Rosanna Romano, vedova dello scopritore Saverino Albertini. Nel corso dell’evento verranno proiettate delle immagini riguardanti le pitture ritrovate all’interno della grotta e verranno ricordati i protagonisti della scoperta.
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Seguirà un dibattito relativo alla costituzione di un comitato popolare con l’obiettivo di ricostruire la grotta, come già avvenuto in Francia ed in Spagna. La Grotta dei Cervi non è accessibile al pubblico, ma alcuni ambienti della Grotta sono accessibili in “stereoscopia”, cioè attraverso il Teatro virtuale 3D, in tempo reale, in maniera immersiva e interattiva.
In un futuro prossimo, grazie ai dati 2D e 3D acquisiti ad alta risoluzione, le zone più rappresentative della Grotta potrebbero essere riprodotte anche fisicamente e fedelmente, in dimensioni reali, così come è stato fatto per la Grotta di Lascaux.
L’evento avrà luogo, dunque, lunedì 1 febbraio, alle 18, a Lecce, presso il Museo Faggiano, in via Ascanio Grandi 56.