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Il Ministero attende Regione per varare nuovo piano anti xylella. Emiliano tiene banco su Twitter e promettere guerra contro olio tunisino.
Regione e Governo preparano il nuovo piano anti xylella: non si parla di CoDiRO
Cinque milioni di euro alle amministrazioni locali e uno all’amministrazione centrale, 400 mila per aiuti alle imprese, 600 mila utilizzabili per offrire contributi agli enti locali. Consiste in questo, in estrema sintesi, la distribuzione dei 7 milioni di euro che la Regione ha messo in bilancio per prevenire e controllare la diffusione e l’azione della xylella. Si parla comunque di xylella, non di CoDiRO, a rimarcare ancora una volta come la lotta si concentri contro il batterio e non su quel complesso di fattori potenzialmente responsabili del disseccamento degli ulivi, di cui la xylella certamente fa parte, ma in concorso con atri agenti.
“Io credo che sia un ottimo bilancio, un bilancio politico – ha dichiarato Raffaele Piemontese, Assessore regionale al Bilancio – che conferma la solidità della regione Puglia. Di nuove ci saranno gli emendamenti che vengono presentati dall’aula”.
“Quelli che abbiamo già visto – ha aggiunto – riguardano la lotta al caporalato, e quindi uno stanziamento di risorse per togliere alla criminalità organizzata la gestione del trasporto dei immigrati duranti i periodi di raccolta nelle campagne pugliesi”. Ora la palla passa al Consiglio regionale, che dovrà decidere se approvare o emendare il piano predisposto dalla Giunta.
Intanto il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina sta alla finestra e attende la Regione prima di fare un passo: “Noi porteremo in settimana all’attenzione delle regioni il piano nazionale di contrasto alla Xylella”,ha riferito all’Ansa. ‘‘Attendiamo nelle prossime ore – ha aggiunto – di conoscere da Regione Puglia le azioni che intende sviluppare così come condiviso nella riunione di venerdì scorso”.
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I droni aiuteranno l’agricoltura?
Anche la tecnologia arriva in soccorso nella lotta contro la xylella ed il punteruolo rosso. Si pensa infatti di utilizzare dei droni dotati di sensori a infrarossi e multispettrali, per monitorare la diffusione del batterio e del coleottero che attacca le palme.
Già il prossimo 17 febbraio verranno presentate le prime ricerche effettuate sugli ulivi del Salento e sulle palme di Albenga (Savona), alla conferenza Droni per l’agricoltura, evento inserito ndel ciclo Roma Drone Conference 2015-16, patrocinata dal Ministero delle Politiche Agricole e dall’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC).
Durante la conferenza verranno illustrate le nuove soluzioni tecnologiche per il “precision farming” con l’utilizzo di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e accompagnate dalla presentazione delle attività di varie aziende specializzate. All’evento prenderanno parte anche i rappresentanti delle tre confederazioni agricole Coldiretti, CIA e Confagricoltura.
Non nasconde entusiasmo Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference, per il supporto che questa tecnologia potrà fornire futuro all’agricoltura:
“Tutte le ricerche internazionali indicano l’agricoltura come uno dei settori di maggiore utilizzo in futuro dei droni, sia per il controllo dall’alto delle colture che per interventi di precisione anche su singole piante, Proprio le emergenze come la Xylella e il punteruolo rosso possono mostrare l’efficacia di questi mezzi per fornire dati aggiornati e per consentire decisioni adeguate agli agronomi, agli imprenditori agricoli e alle istituzioni. L’Italia si trova oggi in prima linea nello sviluppo di queste nuove soluzioni tecnologiche e potrà dire la sua in un mercato che sta per esplodere al livello mondiale. L’arrivo del ‘drone-contadino’ tra campi e filari è sempre più vicino”.
Emiliano su Twitter
Sempre in tema di xylella e in risposta alla decisione della Commissione commercio internazionale dell’Europarlamento di approvare l’ingresso in UE senza dazi dell’olio della Tunisia, il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha tenuto banco su Twitter. Tweet dopo tweet il Governatore ha provato a rispondere alle domande degli utenti, anche provocatorie.
“Travolgeremo tutti coloro che con la scusa della lotta al terrorismo e Xylella, vogliono comprare i nostri oliveti a 4 soldi”, ha promesso; “A Foggia contro l’abbassamento dazi sull’olio tunisino deciso da Ue. Comincia la guerra dell’olio pugliese”, ha annunciato, precisando che la guerra è “contro la Ue non contro la Tunisia”, aggiungendo che la Tunisia va aiutata in altro modo, “non distruggendo olivicoltura italiana”.
Emiliano ha poi paventato il rischio di possibili speculazioni: “Nessuno crede alla panzana dell’aiuto alla Tunisia, ma solo all’intento di abbattere olivicultura italiana […] Olivicultura pugliese è gravemente minacciata, comprano suoli a 4 soldi in Salento. Colpirci è da vigliacchi”.
Secondo il Governatore “l’olio tunisino serve solo a fare quantità tagliando il nostro olio che non ha paragoni”, alludendo probabilmente a quanto avrebbe appresso dalla sua partecipazione alla quinta edizione di Olio Officina Festival, tenutasi a gennaio a Milano.
Su xylella ha poi aggiunto che “non ha cura, si deve gestire con paziente resistenza”, che “gli abbattimenti non servono a nulla e sono vietati dalla magistratura” e che “Governo e Osservatorio fitosanitario nazionale dettano le regole e noi – Regione, ndr – eseguiamo”. “La Regione collabora”.
Sarà “furia francese ritirata spagnola”, o Emiliano terrà fede ai suoi impegni?
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