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Il presidente di Confagricoltura torna a difendere le estirpazioni degli ulivi contro xylella. Attacca: “Paese incapace di prendere decisioni” e ne ha pure per i magistrati.
“Il tema della Xylella credo sia veramente esemplificativo del fatto che l’Italia è un paese sull’orlo di una crisi di nervi” ha dichiarato all’agenzia ANSA il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, a margine della fiera internazionale dell’ortofrutta Fruit Logistica, che ha luogo a Berlino.
Guidi se la prende col sistema Paese, che a suo dire è “incapace di prendere decisioni: abbiamo consentito – ha affermato – a questo patogeno di fare politica il che è una cosa incredibile”. “C’è il mondo intero – ha aggiunto – che ci sta guardando. La Xylella produce danni ai colleghi pugliesi ma produce anche danni al vivaismo ligure. Quindi l’Italia va tenuta assieme in tutti i suoi aspetti”.
Non è ancora dimostrato cos’è che effettivamente provoca danni per l’agricoltura salentina, cosa fa disseccare gli ulivi, ma Guidi non ha dubbi e imputa tutto alla xylella, che è solo uno degli elementi che costituiscono il complesso del disseccamento rapido dell’olivo (CoDiRO).
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Quanto all’inchiesta della magistratura, secondo Guidi “finirà in una bolla di sapone: sono state mosse accuse a persone che si sono dedicate alla risoluzione dei problemi, e che non hanno colpe dirette. Credo che dobbiamo essere più efficaci – ha precisato – non solo nel taglio degli alberi ma nell’avviare una ricerca che, se fosse stata avviata tre anni fa, forse oggi ci avrebbe portato a qualche soluzione”. Guidi sembra però ignorare che gli stessi ricercatori di Bari hanno ammesso di non avere prove sia sul nesso di patogenicità, sia sull’efficacia degli abbattimenti ai fini del contenimento del patogeno.
Ha poi portato come esempio l’esperienza di un altro patogeno, a suo dire debellato a Ferrara. “Nella mia Ferrara – ha dichiarato – abbiamo combattuto un batterio molto simile: si chiamava ‘colpo di fuoco batterico’ perché quando colpiva una pianta di pero diventava completamente nero. E siamo riusciti a debellarlo con anni di dedizione e pazienza. Non vedo perché non si potrebbe fare anche in Puglia”.
Già in altre occasioni il presidente di Confagricoltura aveva sostenuto la necessità di abbattere gli ulivi. Per lui “non ci sono altre soluzioni contro xylella”, mentre lamentava “cattiva informazione e pregiudizi ideologici” che a suo parere avrebbe condizionato anche il comportamento degli olivicoltori.