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E’ stato arrestato con l’accusa di induzione e sfruttamento della prostituzione il titolare del PepeNero. Le indagini partite dalla denuncia di una giovane donna.
I carabinieri di Campi salentina, nella mattina di ieri, hanno tratto in arresto M.C., di Galatina, titolare del noto locale “PepeNero”, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare spiccata dal Gip di Lecce Stefano Sernia, su richiesta del PM Stefania Mininni, titolare delle indagini.
Il PepeNero è un ristorante, discopub e un night club, ma secodo quanto emerso dall’inchiesta era anche altro.
Le accuse sono pesanti. Una ragazza ha denunciato di essere stata indotta, insieme ad un’altra donna, a prostituirsi all’interno del locale, nell’area privé, e in un hotel che sorge nella stessa cittadina. Tra i clienti ci sarebbero anche professionisti, i quali sono stati ascoltati come persone informate dei fatti durante il corso delle indagini.
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Alla denuncia sono seguite le indagini che hanno portato all’emanazione della custodia cautelare. Ogni prestazione sessuale, secondo quanto riferito, poteva arrivare a costare fino a 100 euro.
La ragazza della denuncia ha raccontato di essere stata illusa dalla falsa promessa di poter lavorare nel mondo dello spettacolo, salvo poi ritrovarsi a fare la prostituta, sotto la minaccia da parte dell’imprenditore di raccontare tutto ai suoi genitori. Alla fine la giovane donna avrebbe trovato il coraggio di confessare tutto ai genitori e di rivolgersi ai carabinieri.
In conferenza stampa gli inquirenti hanno riferito che durante il controllo effettuato nella notte precedente all’arresto sarebbero state “rinvenute evidenti prove che all’interno del locale non vi fossero solo balletti erotici, ma prestazioni sessuali”.
Le ipotesi di reato contestate al titolare del locale sono induzione e sfruttamento della prostituzione. Non risulta per il momento che ci siano altre persone indagate.