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Rosy Bindi è stata testimone dell’omicidio di Vittorio Bachelet, alla cui memoria è stata intitolata un’area verde a Uggiano La Chiesa.
La mattina del 23 febbraio scorso si è svolta presso l’area antistante il Santuario di Santi Medici a Uggiano La Chiesa, la cerimonia di intitolazione dei “Giardini Vittorio Bachelet”, organizzata dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Istituto Comprensivo e il Consiglio comunale dei Ragazzi, la Parrocchia Santa Maria Maddalena, la Parrocchia San Michele Arcangelo e il Comitato cittadino Santi Medici.
Presenti il Sindaco Salvatore Piconese, che ha voluto fortemente quest’iniziativa, il dirigente scolastico Prof. Luigi Moscatello, il parroco Don Enzo Vergine e tutte le classi della Scuola Secondaria di Uggiano La Chiesa.
Ospite illustre della manifestazione è stata Rosy Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia e testimone dell’omicidio di Vittorio Bachelet, assistente presso la cattedra di diritto amministrativo dell’Università La Sapienza ed esponente politico democristiano. Al momento della sua uccisione, avvenuta il 12 febbraio 1980 per opera delle Brigate Rosse, Rosy Bindi, anche lei assistente di diritto amministrativo, era con lui e l’ha visto morire sotto i suoi occhi.
Dopo la scopertura della targa con l’intitolazione dei giardini dedicati al noto giurista e Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura
(CSM), nel 90esimo anniversario della nascita, Rosy Bindi ha ricordato commossa il profilo umano e intellettuale di Vittorio Bachelet.
“In quel momento si colpiva una persona perbene – ha ricordato Rosy Bindi – ma soprattutto un uomo delle istituzioni democratiche”, che lei definisce “un martire della democrazia”.
Infine ai giovani presenti, i quali hanno rivolto al Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia alcune domande su Bachelet ha detto: “Venite e frequentate questi giardini e portate con voi una copia della Costituzione italiana, leggetela e ricordate Vittorio Bachelet”.
Inoltre, il Sindaco Salvatore Piconese ha sottolineato l’importanza di ricordare la storia d’Italia e in particolare gli anni difficili della lotta armata così come tutte le vittime del terrorismo e, tra queste la figura di Bachelet “per il suo impegno nelle istituzioni repubblicane e per la sua cultura democratica. I suoi scritti civili e religiosi sono fonte di insegnamento umano e politico”.
Pubblicato originariamente su TagPress.it