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Un post su facebook diventa virale. Pinuccio ricorda quando Vendola, imputato nel processo Ilva, rideva mentre parlava al telefono con Archinà.
“Dell’utero in affitto abbiamo detto tutto e tutti. Ma a prescindere dalle opinioni personali ora posso fare una domanda a Vendola che prima non potevo fare: te la sentiresti di crescere tuo figlio a Taranto magari nel quartiere Tamburi?”
Recita così il post di Pinuccio, pubblicato sulla sua pagina facebook nel pomeriggio di ieri e che, in poco più di 24 ore, ha ricevuto oltre 8 mila “like”.
Quella del comico barese è una chiara e sottile provocazione, che prende spunto dalle polemiche scaturite a seguito della notizia relativa all’ex Governatore Nichi Vendola il quale, insieme al suo compagno, ha adottato un bambino nato col ricorso alla “maternità surrogata” (volgarmente detta “utero in affitto”).
Pinuccio si defila dalle polemiche e si concentra invece su un aspetto sicuramente più importante rispetto alla moralità della scelta di Vendola e del suo compagno, quello legato all’Ilva e all’inquinamento della città di Taranto, che ha raggiunto, dati alla mano, livelli inquietanti.
Ora che Vendola è diventato genitore potrà cercare di capire le paure di altri genitori che vivono a Taranto, costretti a convivere con la paura o con la triste la realtà di un figlio che si ammala di tumore o di un’altra grave malattia, la cui causa è associata alla presenza nell’ambiente di polveri sottili o diossine. “Ora posso fare una domanda a Vendola che prima non potevo fare”, scrive il comico.
Il rione Tamburi è diventata il luogo simbolo dell’inquinamento di Taranto. E’ il quartiere più prossimo all’Ilva, l’acciaieria più grande d’Europa, al momento sottoposta a commissariamento. E sono stati gli stessi commissari a fornire, alla fine di gennaio, i dati relativi alle emissioni dell’acciaieria. Nel rione Tamburi i livelli di diossina sono risultati di gran lunga oltre la soglia di tollerabilità. Va precisato che secondo un recente studio dell’Arpa non sarebbe solo l’Ilva responsabile della presenza di queste sostanze nocive.
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Cosa c’entra Vendola in tutto questo?
Qualcuno prova a contestare a Pinuccio l’accostamento tra Vendola e l’Ilva e le sue presunte responsabilità. Ma è proprio il comico, insieme ad altri utenti della pagina, a ricordare il perché.
L’ex Governatore infatti è uno degli imputati nel processo Ilva, denominato “Ambiente svenduto”, insieme ad altre 43 persone fisiche e 3 società, mentre due sono già stati condannati con rito abbreviato. Vendola dovrà difendersi dall’accusa di concussione. Secondo la Procura il leader di SEL avrebbe fatto pressioni sul Direttore generale di Arpa Puglia (Agenzia regionale di protezione ambientale), Giorgio Assennato (anche lui imputato per favoreggiamento personale), affinché “ammorbidisse” la sua posizione sulle emissioni nocive prodotte dall’Ilva, permettendo, con ciò, all’azienda di continuare a produrre senza ridurre le emissioni inquinanti. I fatti si riferiscono al periodo compreso dal 22 giugno 2010 al 28 marzo 2011.
A lasciare perplessi i cittadini era stata anche la conversazione telefoniche intercorse tra Girolamo Archinà, addetto alle relazioni istituzionali, e Vendola, intercettate dalla Procura di Taranto nel 2010, da cui traspariva una certa confidenza tra gli interlocutori, con il Governatore che si abbandonava ad una sonora risata, che suona beffarda per gli ammalati e i familiari degli ammalati presumibilmente a causa dell’Ilva.
La risata era legata ad un video che avevano fatto vedere a Vendola poco prima della stessa telefonata, risalente a un anno prima, quando al termine di una conferenza stampa sul tema “Rapporto ambiente e sicurezza” dell’Ilva, Luigi Abbate, giornalista dell’emittente tarantina Blustar Tv, tentava di intervistare Emilio Riva, all’epoca comproprietario dell’acciaiera, chiedendogli: “La realtà non è così rosea visti i tanti morti per tumore…”. Ed è proprio Archinà a togliere dall’imbarazzo Riva, strappando al giornalista il microfono dalle mani. Vendola si compiaceva della scena, si compiaceva del fatto che il suo interlocutore abbia impedito ad un giornalista tarantino il suo sacrosanto diritto/dovere di cronaca, su un tema estremamente drammatico come quello dell’alta incidenza dei tumori della città ionica. E non lesinava insulti all’indirizzo del giornalista, sottolineando che lui (Vendola) sì che ne ha fatte battaglie per la salute….
Non tutti gli utenti sono d’accordo con Pinuccio. C’è chi prova a difendere Vendola, c’è chi attacca direttamente Pinuccio, accusandolo di volere solo un po’ di “like” o di faziosità.
Ad ognuno la sua opinione, ma sarebbe davvero interessante ascoltare la risposta di Vendola alla domanda di Pinuccio.
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https://www.youtube.com/watch?v=eAMgpUudYs4