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La pensilina installata nell’anfiteatro romano di Lecce fa discutere e suscita reazioni opposte. Anche ilarità.
Fa discutere l’opera d’arte contemporanea installata all’interno dell’Anfiteatro romano di Lecce, inaugurata ieri mattina alle ore 11. Si tratta di una pensilina della fermata dell’autobus, fornita da una società di trasporto locale e ormai in disuso, rimossa tempo addietro dalla sua sede originaria.
L’anfiteatro romano della città barocca ha ospitato eventi e installazioni. In occasione delle festività natalizie, ogni anno, ospita il presepe. Ma la pensilina, questa opera d’arte voluta dall’Amministrazione leccese, è quantomeno singolare.
Si chiama “continuum” ed è stata realizzato dall’artista leccese Raffaele Quida, classe 1969, il quale ha deciso di “installare all’interno dell’Anfiteatro romano, monumento simbolo della città, una classica pensilina per la fermata di un autobus cittadino in disuso. Un “oggetto” sarà pertanto prelevato – si legge nel comunicato – dal suo attuale luogo di “conservazione”- un deposito dell’azienda dei trasporti urbani della città – e decontestualizzato all’interno di uno scenario dall’alto valore metaforico e culturale”.
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“È un progetto – spiega l’artista – che indaga le esperienze e i coinvolgimenti del corpo umano, nelle sue principali fasi, dalla nascita ai condizionamenti sociali, fino alla morte”.
Se i cittadini leccesi e i visitatori ci abbiano visto effettivamente questo, noi non lo sappiamo. Di certo questa opera non passa inosservata. Ironico che proprio nel Salento, dove c’è una penuria di trasporti pubblici, spunti la pensilina dell’autobus proprio nell’anfiteatro.
In molti suscita ilarità, molte persone sui social ironizzano. Qualcuno fa le foto vicino o dentro la pensilina e le pubblica. Qualcun altro prova a fare dei fotomontaggi. C’è chi pensa cha sia opera di Lercio o di Salento XIX, ma non è così. Sia pur con incredulità, quell’istallazione è vera. Qualunque sia l’opinione sull’opera di Quida, di sicuro fa parlare di sé.
Gli amministratori della pagina facebook di La nostra Lecce, pubblica una foto e scrive: “Civiltà 2.0 o qualche ASSURDA trovata del Comune?” E tagga Vittorio Sgarbi. Sfogliando i social è un po’ difficile, a dire il vero, trovare commenti lusinghieri. Ma nel bene o nel male, il fatto che se ne parli è già un mezzo successo per l’autore.