Due leccesi condannati in concorso per tentato omicidio con l’aggravante razziale. Avevano derubato e quasi ucciso un venditore ambulante della Guinea.
Avevano scelto di essere processati con rito abbreviato Mirko Castelluzzo e Federico Ferri e ieri è arrivata la sentenza pronunciata dal Gup, che li ha condannati entrambi a 12 anni di reclusione per tentato omicidio, in concorso, aggravato dalle motivazioni razziali.
I fatti risalgono al 26 luglio 2015. Teatro degli eventi era la spiaggia di Lido Cambusa, a Torre Chianca (Lecce).
Un ragazzo di 17 anni, venditore ambulante originario della Guinea, girava tra i bagnanti con la sua merce. Un uomo gli avrebbe chiesto di vedere degli occhiali, ma senza l’intenzione di pagarli o di restituirli. Anzi, oltre agli occhiali, il ragazzo si era visto privato anche del resto della merce e dei soldi (circa 40 euro). Alla richiesta di restituzione del maltolto, per il 17enne iniziò l’inferno. Castelluzzo e Ferri, secondo la ricostruzione degli inquirenti, lo pestarono selvaggiamente, anche con calci ai genitali. Fu poi trascinato in acqua, dove fu costretto per diversi secondi con la testa sott’acqua. Nonostante le richieste di aiuto del ragazzo, completamente in balia dei due uomini, la violenza non accennava a placarsi, mentre le persone perbene presenti in spiaggia restavano indifferenti.
Ad evitare il peggio era stato il coraggio di due uomini, che decisero di intervenire, ai quali peraltro era stato intimato di “farsi i c…. propri”.
Il ragazzo riuscì quindi a divincolarsi, ma subito dopo fu colto da malore. Riuscì comunque a chiamare il 113. All’arrivo degli agenti la tensione si fece ancora più alta. I poliziotti vennero accerchiati da altre persone che tentavano di intralciare il loro lavoro. La situazione venutasi a creare rese necessario l’intervento di una seconda volante.
[tagpress_ad_marcello]
La gente intanto inveiva contro il ragazzo e lo ricopriva di insulti a sfondo razziale e di ogni genere. Per motivi di sicurezza il ragazzo fu scortato dalla Polizia e accompagnato al pronto soccorso, dove gli vennero riscontrate ferite guaribili in 10 giorni. Mirko Castelluzzo fu arrestato sul posto, mentre Federico Ferri, nella concitazione, si era dileguato. Fu poi arrestato nelle ore successive.
La popolazione salentina reagì a questo episodio organizzando una manifestazione contro il razzismo, a cui aderirono centinaia di persone, tra cui l’Assessore all’Ambiente del Comune di Lecce, Andrea Guido, il deputato del Partito Democratico Salvatore Capone, i consiglieri Carlo Salvemini, Paolo Foresio e Antonio Rotundo, diverse associazioni, movimenti e semplici cittadini.
Sul profilo facebook di uno dei due aggressori erano stati notati alcuni link di Matteo Salvini contro i migranti.
Ieri, dunque, è arrivato il verdetto. Il Gup Simona Panzera ha deciso per entrambi gli imputati la pena di 12 anni di reclusione. Tanto costerà loro questa “bravata”, per aver quasi ucciso un ragazzino, con regolare permesso di soggiorno e che stava semplicemente svolgendo il suo lavoro.
Al processo si è costituita parte civile l’associazione “Centro internazionale dei diritti umani”, assistita dallavvocato Cosimo Castrignanò.
[tagpress_ad_marcello]