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Inaugurato al “Vito Fazzi” il nuovo centro di analisi del sangue per le province di Lecce, Brindisi e Taranto
La sanità pugliese può da oggi contare su un nuovo e importante strumento di analisi. Da ieri, l’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce potrà avvalersi del Centro di qualificazione biologica – Area Salento. Situato al quarto piano rialzato della grande struttura sanitaria, è composto da una serie di innovativi e complessi macchinari in grado di effettuare test microbiologici su circa 75mila unità di sangue ed emocomponenti raccolte nelle province di Lecce, Brindisi e Taranto. Nel resto della Puglia sono altri 2 i Cqb: quello di Foggia, che serve la provincia di Bat e la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo, e quella di Bari, a cui fa riferimento l’ospedale San Paolo.
La nascita del nuovo centro è il frutto di quanto previsto dalla delibera della regione Puglia n. 2040 del 7 novembre 2013, riferita alla “Razionalizzazione dei processi diagnostici di qualificazione biologica degli emocomponenti nelle strutture trasfusionali” ed entrata in vigore lo scorso 15 febbraio.
Il Cqb è stato inaugurato e illustrato ieri da Antonella Caroli, in rappresentanza del direttore del Dipartimento della Salute della regione, Giovanni Gorgoni, Direttore del Dipartimento Promozione della Salute, del Benessere sociale e dello Sport per tutti, e dalla direttrice della Asl Silvana Melli, che ha parlato di circa 650 valutazioni al giorno. Presente all’inaugurazione anche il dottor Ferdinando Valentino, responsabile del Dipartimento servizi immuno-trasfusionali della Asl, che ha evidenziato la razionalità del sistema, in termini di riduzione dei rischi e di economicità dei costi.
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L’aspetto tecnico-informatico è stato invece descritto dalla biologa responsabile Alessia Sticchi Damiani, che ha parlato dell’informatizzazione dei Centri e dei percorsi delle tre auto che ogni mattina raccolgono in tutta sicurezza i campioni da valutare; un aspetto, quest’ultimo, fondamentale soprattutto per valutare le condizioni di salute del donatore e per scongiurare la presenza di virus.
Proprio l’organizzazione del trasporto costituisce un elemento curato nei minimi dettagli, soprattutto a causa della “finestra” temporale della sacca. Ogni giorno, quindi, degli appositi e qualificati veicoli della “Leader service”, l’azienda che si è aggiudicata la gara, raccolgono i campioni dai 7 centri del Salento e li consegnano al Cqb del Fazzi, percorrendo itinerari prestabiliti, lungo i quali viene registrata la temperatura dei contenitori ogni 5 minuti e tracciata la percorrenza, nel rispetto delle norme sul trasporto di merci pericolose su strada.
Al Centro di qualificazione biologica, infine, lavorano due biologi e sei tecnici, la cui mansione è quella di eseguire i test siero-virologici e di biologia molecolare su tutti i campioni di donatori provenienti dai centri trasfusionali di Copertino, Galatina, Casarano, Tricase, Gallipoli, Brindisi, Taranto e Martina Franca.
Fonte: Associazione “Salute Salento”.