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E’ uscito per EliantoRecords il nuovo singolo di Rocky Ganjavox, Il blocco dell’artista, che anticipa l’uscita del suo primo album, inciso insieme ai Dangeroots e altri interessanti musicisti salentini.
Rocco Nardelli di Francavilla Fontana, in arte Rocky Ganjavox, è un emergente artista del panorama reggae salentino, che si è fatto apprezzare negli ultimi tempi sia per le incisive collaborazioni nel recente disco di Antonio Petrachi, in arte Treble Lu Professore (nell’album “TerraMia”), comparendo nei brani “TerraMia”, “Vampiri e Parassiti” e “La resa dei conti”, sia per i calorosi live tenuti insieme a Treble e i Dangeroots (che sono Treble voce e chitarra, Rocky e Dani Silk voci, Luigi Miacola the Navigator alla tromba, Francesco Pennetta alla batteria, Mino Indraccolo al basso, Antonio D’Amuri alla chitarra e Kald Marra alla tastiera) nella scorsa stagione. Il suo stile roots and culture (radici e cultura), l’energia esplosiva che genera nel live, il timbro vocale che graffia, “che sa di mare e sabbia”, lo rendono originale e carismatico.
Attraverso Il blocco dell’ artista, registrato per Elianto Records, tra Laboratori Musicali di Trepuzzi e Treblestudio di Melendugno, esordisce con un brano duro e riccamente arrangiato, suonato dai Dangeroots insieme ad altri affermati musicisti salentini, come Dj Kosmik allo scratch, Emanuele Coluccia ai fiati ed Emanuele Dell’Atti, arrangiatore e tastierista. Le liriche sono senza fronzoli, dirette: parlano dell’artista che, nonostante il senso della musica sia corrotto da molti e mercificato dalle logiche commerciali, non si arrende, continua a credere che la musica sia invece il miglior mezzo di comunicazione e che il valore del messaggio, l’ originalità della proposta, la passione disinteressata siano più importanti di tutto il resto.
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I Dangeroots, ovvero “le radici pericolose”, com’è nello stile de Lu Professore, sono una piccola tribù (otto elementi, per ora, ma presto si parlerà di nove) di musicisti che condividono le proprie singolarità con un obiettivo comune: fare la musica l’unica arma che colpisce senza far male.
Il Live dei Dangeroots è come un caleidoscopio musicale con quattro facce, una sorta di quadrophenia, innanzitutto perché ripercorre la carriera artistica di Treble, riproponendo molti di quei brani di cui è autore e che hanno fatto la storia del reggae salentino e non solo, fino alle più recenti produzioni, anche quelle più vicine ad un personale stile cantautorale, come alcune dei brani di TerraMia. Inoltre, perché Dani Silk è la voce leader femminile, con cui la band viaggia tra atmosfere jazz e rocksteady. Terzo, perché Rocky Ganjavox che è l’altra voce maschile leader, rootsman incallito, sta preparando con i Dangeroots il suo album, anticipato proprio da Il Blocco Dell’Artista. Il reggae roots è il suo cibo giornaliero, condiviso dal vivo con la band! In fine, i Dangeroots sono “pericolosi” poiché vogliono creare un suono vivo, duro ed originale, pur partendo da esperienze musicali differenti.
Il blocco dell’artista è on line e on air. Ecco il video, con la regia di Walter Stomeo, anch’esso girato prevalentemente ai Laboratori Musicali: