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Polemiche sul web in seguito a commenti ironici o denigratori che accompagnano la notizia della morte di Caleggio
Nella giornata di ieri, a Milano, dopo una lunga malattia, è morto Gianroberto Casaleggio, imprenditore del settore informatico e editoriale, ma noto soprattutto per essere stato uno dei padri fodatori del Movimento 5 Stelle, insieme a Beppe Grillo.
Considerato un “guru” della comunicazione digitale e dei nuovi mezzi di informazione, si ritiene che la nascita, l’organizzazione dell’attività politica ed il successo elettorale del Movimento 5 Stelle non sarebbe stato possibile senza l’apporto di Casaleggio.
Per contro, gli oppositori politici hanno sempre contestato il suo ruolo nel Movimento, asserendo la mancanza di trasparenza nel meccanismo di partecipazione e di voto nella scelta dei candidati. Inoltre hanno rimproverato a Casaleggio di essere il vero leader e colui che tira i fili all’interno del Movimento, e di influenzanre le scelte in funzione dei suoi interessi imprenditoriali. Sia Casaleggio, che Grillo e il Movimento hanno respinto le accuse.
Il modo eccentrico di parlare e di apparire ha offerto molti spunti a comici, quali Maurizio Crozza. E’ stato anche oggetto di insulti, come spesso accade per chi è politicamente esposto, insulti che non si sono fermati nemmeno nel giorno della sua morte, scatenando delle polemiche sul web, soprattutto tra gli utenti dei social network, dove la notizia viene spesso accompagnata con commenti ironici o denigratori, scatenando l’indignazione dei simpatizzanti del Movimento 5 Stelle o di chi semplicimente lo ritiene di cattivo gusto e irrispettoso della morte di una persona. Fermi restando il diritto di critica e di satira, forse un po’ di compostezza di fronte ad un evento luttuoso non sarebbe poi una cattiva idea.
I Consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle Puglia, Rosa Barone, Gianluca Bozzetti, Cristian Casili, Mario Conca, Grazia Di Bari, Marco Galante, Antonella Laricchia e Antonio Trevisi, hanno voluto ricordare Casaleggio con una nota:
“Non c’è maniera più rispettosa del silenzio per salutare Gianroberto, è lo stesso silenzio con cui se n’è andato.
L’immensa stima che nutriamo per lui e per la sua determinazione sarà di esempio per tutti noi, oggi più che mai.
Ciao Gianroberto, grazie di cuore per ciò che hai fatto per il nostro Paese.”