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Ieri pomeriggio, l’ACLI di Santa Cesarea Terme ha organizzato un incontro informativo sul referendum sulle trivelle del 17 aprile
Le ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), a differenza di alcuni grandi partiti nazionali, hanno deciso di prendere una forte posizione per quanto riguarda il referendum del 17 aprile sull’abolizione della norma che prescrive la prosecuzione delle attività di estrazione delle trivelle, entro le 12 miglia, oltre alla data di scadenza della concessione e fino all’esaurimento del giacimento. La decisione è stata quella di schierarsi con il fronte del “Sì“, e soprattutto di informare i cittadini su quello che comporterebbe il fallimento della consultazione elettorale.
Ieri, a Cerfignano, l’ACLI di Santa Cesarea Terme ha organizzato un incontro informativo, al quale hanno partecipato il Presidente dell’Associazione, Donato Mauro, il Vice Presidente Provinciale, Roberto Mauro, il responsabile dell’ACLI di Giurdignano ed ex Sindaco dello stesso comune, Salvatore Mitello, l’Assessore ai lavori pubblici del comune di Santa Cesarea Terme, Giuseppe Maggio e un rappresentante del Comitato NoTriv di Santa Cesarea Terme, Alberto Pizzolante.
Tutti gli intervenuti si sono schierati con il fronte del “Sì“, a favore dell’eliminazione delle trivelle entro le 12 miglia allo scadere delle concessioni attualmente valide. Giuseppe Maggio ha sostenuto la sua scelta parlando della necessità, al di là di eliminare i rischi ambientali, di cambiare la politica energetica e di sviluppo economico, puntando contemporaneamente sia sulle rinnovabili che sul turismo.
Alberto Pizzolante, esponente del movimento NoTriv, ha incentrato il suo intervento sul senso di responsabilità direttamente collegato con l’esercizio del voto, inteso sia come un diritto che come un dovere civico, parlando anche dell’importanza del segnale politico che può essere dato tramite il referendum.
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Salvatore Mitello ha esplicato, dal punto di vista tecnico, quelle che sono le argomentazioni portate avanti dal fronte del Sì, riguardanti possibili disastri ambientali causati dalle trivelle nel mare Adriatico, che porterebbero a ripercussioni sulla flora e sulla fauna ittica, sull’ecosistema marittimo, sulla salute, ma anche sul turismo e sulla pesca.
Anche l’ACLI, come altre associazioni presenti sul territorio salentino, si è schierata con il fronte del “Sì”. In un post su Facebook, l’Associazione ha commentato così l’incontro di ieri:
“Eccezionale momento formativo alle A.C.L.I. di Santa Cesarea Terme. Grazie al dr. Salvatore Mitello che ci ha esposto in modo approfondito e preciso la tematica del referendum sulle trivellazioni in mare. Davvero una relazione dettagliata e ricca.
Grazie all’assessore dr. Pino Maggio, amico delle nostre Acli, per la sua presenza e disponibilità.
Grazie ad Alberto Pizzolante referente del Comitato No Triv di Santa Cesarea Terme per la sua presenza, per le sue parole e per la sua determinazione di “giovane” impegnato e appassionato, certamente convinto che un domani migliore “si può fare” !.
E grazie ai tanti aclisti che hanno partecipato ai lavori e che insieme a tutti noi domenica voteranno SI al Referendum !
E’ stata davvero una intensa e partecipata iniziativa, un nuovo tassello del nostro “fare bene le ACLI” !”