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TAP ha assegnato a Saipem SPA il contratto per la realizzazione del tratto offshore. Intanto il tempo passa ed il cantiere non è stato ancora allestito.
La Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) ha assegnato a Saipem SpA il contratto di ingegneria, fornitura, costruzione e istallazione (EPCI) della sezione offshore del progetto. Si tratta di 105 chilometri di tubazioni sottomarine che dovrebbero collegare l’Albania al mare di San Foca. La condotta avrà un diametro di 36 pollici (90 centimetri).
La profondità massima che raggiungerà sarà di 820 metri sotto il livello del mare. Il contratto EPCI si estende anche ai lavori di ingegneria civile per la realizzazione degli approdi sia in Albania che in Italia (compreso il microtunnel), la posa in mare della condotta, l’installazione in mare del cavo in fibra ottica e le relative attività preparatorie e i sondaggi in mare. I tubi da 36 pollici, gli anodi e i dispositivi di arresto della propagazione delle deformazioni (buckle arrestors) saranno invece forniti da TAP.
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Ian Bradshaw, Managing Director di TAP, ha commentato:
“Desidero congratularmi con Saipem SpA per essersi aggiudicata un incarico così importante e ringraziare allo stesso tempo tutte le aziende che hanno partecipato alla gara. Se è vero che la costruzione del tratto offshore pone delle sfide specifiche, la robustezza dell’offerta tecnica di Saipem SpA, il solido curriculum che vanta in termini di sicurezza e il team di specialisti di grande esperienza che l’azienda ha messo in campo ci rassicurano sul fatto che i lavori saranno eseguiti secondo i più alti standard e nel rispetto delle migliori prassi del settore”.
Il Comitato No TAP e cittadini comuni, intanto, fanno una veglia costante nell’area in cui dovrebbe essere realizzato il micro tunnel, per vigilare su possibili anomalie. Dal 4 aprile è iniziato il periodo utile per la cantierizzazione del sito, che prevede tra le altre cose l’espianto di 231 alberi di ulivo, da ultimare entro la fine del mese. Entro il 16 maggio dovrebbero iniziare i lavori per la realizzazione del pozzo di spinta.
Per il momento si è proceduto solo al trattamento fitosanitario degli ulivi e l’applicazione delle reti anti-insetto, mentre per il resto è tutto fermo. Non sarebbero state ottemperate ancora tutte le prescrizioni necessarie per andare avanti. I prossimi giorni potrebbero essere decisivi.