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A Lecce Feneal-UIL Filca-CISL e Fillea-CGIL presentano una foto-inchiesta su irregolarità nei cantieri in occasione della Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro
In occasione della Giornata mondiale per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro, i sindacati di categoria Fillea-Cgil, Feneal-Uil e Filca-Cisl sono scesi in molte piazze italiane per denunciare le carenti misure di sicurezza in cui vivono quotidianamente i lavoratori.
A Lecce hanno presentato, davanti il palazzo della Prefettura, una foto-inchiesta condotta sui cantieri leccesi per denunciare le irregolarità riscontrate in alcuni di essi. La documentazione è stata prodotta con l’ausilio dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST), i quali operano dal 2005 in provincia di Lecce compiendo visite nei cantieri edili. Nello scorso anno si sono recati presso i cantieri attivi nell’intera provincia per fotografare la situazione in cui versano i lavoratori e per informarli riguardo le norme di sicurezza vigenti. Nelle foto presentate si vedono passatoie irregolari, parapetti mancanti, attrezzi pericolosi, ma soprattutto assenza di imbracature di sicurezza per operai impiegati a lavorare ad un’altezza di circa 40 metri. A tutto ciò si aggiunge il vestiario inadeguato sia alle temperature (soprattutto quelle delle estati salentine) sia ai rischi dovuto al luogo di lavoro.
“Il problema della sicurezza sul lavoro non è solo di carattere sindacale, ma istituzionale e sociale. La sicurezza inizia dalla qualità e regolarità delle imprese, dal rispetto del lavoro e dalle norme di sicurezza, ancora troppo spesso considerati costi da comprimere”, sottolineano i rappresentati di Fillea, Feneal e Filca. “Quello delle costruzioni – aggiungono – è tra i settori a più alto rischio di infortuni. Bisogna aumentare la collaborazione e il coordinamento anche con le istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo. Promuovere la prevenzione e la formazione non basta se contemporaneamente non si intensifica la lotta all’irregolarità e all’elusione delle regole: occorre rafforzare controlli e sanzioni”.
Per fortuna il numero degli incidenti mortali sul lavoro nella provincia di Lecce è in diminuzione negli ultimi anni (2011: 8 in Puglia di cui 4 a Lecce; 2012: 7 in Puglia di cui 1 a Lecce; 2013: 4 in Puglia di cui 1 a Lecce; 2014: 10 in Puglia di cui 2 a Lecce; 2015: 7 in Puglia di cui 2 a Lecce; 2016: 2 in Puglia di cui 0 a Lecce), ma questo – sottolineano i sindacati – non deve illuderci, poiché, purtroppo, il numero degli infortuni rimane costantemente elevato.
“Quello delle costruzioni è tra i settori a più alto rischio di infortuni – hanno rimarcato i rappresentanti di Feneal Filca e Fillea Lecce – Bisogna aumentare la collaborazione e il coordinamento anche con le istituzioni preposte alla vigilanza e al controllo. Promuovere la prevenzione e la formazione non basta se contemporaneamente non si intensifica la lotta all’irregolarità e all’elusione delle regole: occorre rafforzare controlli e sanzioni”.
I segretari nazionali di Feneal Filca Fillea hanno sottolineato anche un aspetto molto importante: “Siamo di fronte ad un’escalation impressionante che impone una riflessione seria ed un’azione immediata per riportare al centro dell’attenzione il diritto alla salute e alla sicurezza del lavoro. Occorre rafforzare controlli e sanzioni, intervenire sul sistema delle pensioni, perché non è possibile che lavorare a dieci metri di altezza o sollevare quintali di materiale ogni giorno al freddo o sotto il sole non sia considerato un lavoro usurante. Tra l’altro registriamo un aumento preoccupante di morti over 55 nei cantieri”.
Per i sindacati “la sicurezza inizia dalla qualità e regolarità delle imprese, dal rispetto del lavoro, quindi dei contratti, e dal rispetto delle norme di sicurezza, ancora troppo spesso considerati costi da comprimere. L’unica cosa che occorre comprimere è l’irregolarità delle imprese”.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it