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Misure fitosanitarie per Xylella F.: Gestione della parte aerea della pianta
“La potatura delle piante, come misura fitosanitaria da adottare nei confronti della X. fastidiosa, ha l’obiettivo di ridurre la vegetazione ospite del vettore. La continua cura della pianta con la rimozione della nuova vegetazione più tenera e più appetibile per il vettore, riduce notevolmente il rischio reciproco di trasmissione dell’infezione; rendere più efficace la distribuzione e gestione dei mezzi di controllo fitoiatrici del vettore; ridurre i volumi degli agrofarmaci utilizzati”.
“Rientra nelle buone pratiche agricole evitare, in qualunque periodo, di potare nei giorni immediatamente successivi a eventi piovosi, quando tutti i funghi responsabili di patologie xilematiche e di disseccamenti dei rami, mostrano un incremento della produzione di conidi e corpi fruttiferi, aumentando notevolmente la quantità di inoculo e conseguentemente l’esposizione a nuove infezioni micotiche”.
“Inoltre, è buona norma disinfettare gli attrezzi utilizzati per la potatura con una soluzione di ipoclorito di sodio al 5% o con sali quaternari d’ammonio prima e durante il loro utilizzo per evitare di diffondere altri patogeni dell’olivo. I residui di potatura, onde evitare qualsiasi ulteriore pericolo di trasporto d’insetti vettori adulti, vanno trinciati in loco oppure possono essere bruciati solo secondo le disposizioni indicate nella Legge 11 agosto 2014, n. 116, di conversione del Decreto Legge del 24 giugno 2014 n. 91 art 14 comma 8 lettera b)”.
“E’ fondamentale stabilire che oltre alla potatura ordinaria/straordinaria deve essere effettuata comunque la lotta al vettore, con mezzi meccanici e/o chimici, soprattutto nelle aree delimitate. Infatti l’esecuzione solo dell’operazione di potatura non garantisce il raggiungimento degli obiettivi preposti”.
In questo ambito, il documento definisce:
“La potatura ordinaria eseguita periodicamente con diradamenti continui della chioma favorisce l’arieggiamento della chioma, migliora lo stato vegetativo, ostacola lo sviluppo di avversità parassitarie. Tale potatura viene generalmente eseguita ogni due anni.
L’olivo richiede molta luce e non riesce a svilupparsi in modo ottimale quando la chioma è soggetta ad un eccessivo ombreggiamento. Attraverso le operazioni di potatura, preferibilmente da effettuarsi annualmente, è possibile eliminare anche i rami secchi o danneggiati da avversità climatiche e parassitarie, compresa la X. Fastidiosa”.
“La potatura straordinaria consiste nel ridurre la lunghezza delle branche primarie, da eseguirsi con tagli di ritorno e diradamento delle branche secondarie e terziarie, in modo da consentire il ridimensionamento della chioma, soprattutto in presenza di olivi caratterizzati da un eccessivo sviluppo in altezza. Le piante di olivo sottoposte a potatura straordinaria, reagiscono emettendo negli anni successivi vigorosi polloni e succhioni, che devono essere eliminati sia per mantenere la forma di allevamento più ridotta che per eliminare germogli appetiti dal vettore”.
“Gli interventi di potatura straordinaria severa hanno lo scopo di ridurre gli organi vegetativi delle piante infette e/o con sintomi di CoDiRO, che costituiscono una fonte di inoculo e conseguentemente con la potatura si riduce l’acquisizione del batterio da parte dei vettori non infetti”.
“La potatura straordinaria severa consiste nell’eliminare tutta la parte vegetativa della pianta a partire dalle branche secondarie, conservando tronco e branche primarie prive della vegetazione”.
“La potatura straodinaria conservativa riguarda le piante di olivo monumentali di cui alla legge 14/2007 accertate infette ed è eseguita salvaguardando la struttura di pregio dell’albero (tronco, branche principali e secondarie) con eliminazione delle branche terziarie e di tutta la vegetazione presente”.
Il controllo del vettore della Xylella… Continua a leggere