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Il 12 maggio incontro col neo Presidente ANM Piercamillo Davigo, nell’ambito di Open Day Legalità e Giustizia. “Oltre la corruzione – il ruolo della magistratura” sarà il titolo del suo intervento.
Fresco di nomina a Presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati (ANM), il dottor Piercamillo Davigo sarà ospite a Lecce, presso il Tribunale penale, in viale Michele De Pietro.
L’evento si inquadra nell’ambito dell’iniziativa Open Day Legalità e Giustizia ed è stato organizzato dall’associazione culturale Vittorio Bachelet di Taviano, in collaborazione con we legality e vede la partecipazione di Ténemos recinti teatrali ed il patrocinio dell’Associazione Nazionale Magistrati e della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
L’incontro è anche l’occasione per manifestare sostegno al magistrato, impegnato da anni nella lotta alla corruzione e noto per il suo linguaggio diretto e forte. Sulla corruzione nel mondo della politica, facendo un paragone temporale tra la situazione attuale e quella dei tempi di tangentopoli, ha rilasciato in un’intervista apparsa sul Corriere della Sera un’affermazione forte e tagliente sui politici, quelli corrotti:
“Non hanno smesso di rubare; hanno smesso di vergognarsi. Rivendicano con sfrontatezza quel che prima facevano di nascosto. Dicono cose tipo: “Con i nostri soldi facciamo quello che ci pare”. Ma non sono soldi loro; sono dei contribuenti”.
Per queste affermazioni forti Davigo non poteva che suscitare reazioni altrettanto forti, provenienti soprattutto da chi ha la coda di paglia. La presenza della corruzione nella politica è un fenomeno preoccupante e diffuso, che ha raggiunto proporzioni inaccettabili, e non ci si può nascondere dietro una foglia di fico. Non parlarne, non sollevare il problema, serve solo a mantenere lo status quo.
Molti preferiscono che i magistrati stiano zitti. Tra questi il premier Matteo Renzi, che aveva affermato che i magistrati “devono parlare con le sentenze”. “Dire che i magistrati devono parlare solo con le loro sentenze equivale a dire che devono stare zitti”, aveva poi replicato il presidente Davigo.
Durante un recente convegno tenutosi a Pisa è andato di nuovo giù duro, affermando che “la classe dirigente di questo paese quando delinque fa un numero di vittime incomparabilmente più elevato di qualunque delinquente da strada e fa danni più gravi”.
Secondo il magistrato “la corruzione è un reato seriale e diffusivo: chi lo commette, tende a ripeterlo, e a coinvolgere altri. Questo dà vita a un mercato illegale, che tende ad autoregolamentarsi: se il corruttore non paga, nessuno si fiderà più di lui. Ma se l’autoregolamentazione non funziona più, allora interviene un soggetto esterno a regolare il mercato: la criminalità organizzata”.
In base ad una sorta di “evoluzione delle specie”, secondo Davigo, dopo Mani Pulite, hanno vinto i corrotti, ed è stata migliorata la specie predata: “abbiamo preso le zebre lente, le altre sono diventate più veloci”.
Dichiara il magistrato che a fermare il pool di Mani Pulite “cominciò Berlusconi, con il decreto Biondi; ma nell’alternanza tra i due schieramenti, l’unica differenza fu che la destra le fece così grosse e così male che non hanno funzionato; la sinistra le fece in modo mirato. Non dico che ci abbiano messi in ginocchio; ma un pò genuflessi sì”.
Il governo Renzi, secondo Davigo,“fa le stesse cose. Aumenta le soglie di rilevanza penale. Aumenta la circolazione dei contanti, con la scusa risibile che i pensionati non hanno dimestichezza con le carte di credito”.
Se parte della politica digrigna i denti di fronte alle affermazioni di Davigo, a sostenere il magistrato c’è il popolo. Secondo un sondaggio Ixè per la trasmissione televisiva Agorà (Raitre), l’88% degli intervistati è d’accordo con Davigo quando dice che i politici non hanno smesso di rubare, ma di vergognarsi.
L’incontro con il magistrato, che si terrà a Lecce giovedì 12 maggio, è strutturato nel seguente modo:
Ore 10,00: cerimonia di apertura
Ore 10,30: incontro con Davigo, Oltre la corruzione, il ruolo della magistratura.
Ore 15,00: gli studenti incontrano i magistrati
Ore 17,00: artisti per la legalità, musica, teatro, danza, proiezioni
L’evento aperto al pubblico ed è prevista la anche partecipazione degli studenti degli istituti superiori della provincia di Lecce.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it