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Rilevazioni del progetto “Smart Hackethon”: oltre mille barriere architettoniche nel centro di Lecce.
Dati allarmanti quelli che emergono da uno studio presentato nell’ambito dell’evento “Smart Hackert – La città accessibile“, promosso dal Comune di Lecce in collaborazione con l’associazione “Movidabilia – Spazi senza barriere”, svolto nei giorni scorsi a Palazzo Carafa. Obiettivo dell’evento era quello di analizzare quanto la città di Lecce fosse accessibile o meno, in base alla presenza di barriere architettoniche, a chi si muove in carrozzina, o con il bastone o con il cane guida.
Per far ciò nella giornata di ieri, dalle ore 9 alle 14, tanti cittadini, tra cui gli studenti degli istituti De Pace e Deledda, suddivisi in gruppi, hanno perlustrato la città, e attraverso le loro segnalazioni inviate tramite smartphone e tablet, è stata creata una vera e propria mappa di accessibilità della città di Lecce per i diversamente abili. Il risultato? 1140 barriere architettoniche: un vero e proprio percorso ad ostacoli per chi si muove in carrozzina. In primis la “mancanza di scivoli ai gradini e i pali della segnaletica, che impediscono l’accesso a edifici pubblici o aperti al pubblico“, come sottolinea Nunzia Brandi, assessore alle Politiche sociali. “Sono stati ‘mappati’ anche 110 stalli per disabili e tutti gli edifici pubblici presenti nel centro di Lecce. Così come luoghi con tabelle visivo-tattili in braille per non vedenti, attraversamenti stradali adeguati e semafori con segnalatori acustici, ristoranti per celiaci”.
L’assessore ha evidenziato come lo studio ha dato “una visione totale che ci permette di avere ben chiara la situazione attuale e ben identificare un punto di partenza dal quale lanciarsi per permettere ai nostri diversamente abili di vivere le città in autonomia e totale libertà”. I dati raccolti saranno il materiale base per la stesura, con la collaborazione degli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Innovazione tecnologica, di un Piano per la eliminazione delle barriere architettoniche da presentare alla Regione Puglia per ricevere i fondi necessari per la attuazione.
“Me ne farò garante in prima persona – assicura l’assessore -, per rendere immediatamente operativi e fruttuosi i risultati della maratona appena conclusa, che ben ha evidenziato la volontà dei cittadini leccesi di essere partecipi e protagonisti di una crescita culturale possibile grazie anche agli interventi regionali”.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it