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LA Trans Adriatic Pipeline AG (TAP) ha fatto sapere di aver scelto una joint-venture composta dall’italiana Renco S.p.A e dalla greca Terna SA per la EPC (Engineering, Procurement and Construction) delle stazioni di compressione previste nel progetto in Grecia e Albania.
Viene precisato:
“In Grecia il contratto riguarda la progettazione esecutiva, le forniture, la realizzazione e il collaudo di una stazione di compressione a Kipoi, nei pressi del confine greco-turco. In Albania, il contratto riguarda la progettazione esecutiva, le forniture, la realizzazione e il collaudo di una stazione di compressione a Fier e di una stazione di misurazione a Billisht; l’impianto di Billisht misurerà il gas naturale proveniente dalla sezione greca di TAP. La costruzione delle stazioni di compressione è previsto che inizi nel secondo semestre 2016 e si concluderà in circa due anni. Le stazioni di compressione saranno realizzate seguendo i più avanzati standard internazionali del settore in materia di sicurezza e tutela della salute, e avranno un impatto minimo sull’ambiente e sulle comunità locali. Il contratto per la fornitura di sei turbocompressori che saranno installati nelle stazioni di compressione era stato assegnato nel settembre 2015 a Siemens”.
Come da prassi, Ian Bradshaw, Managing Director at TAP, ha ringraziato tutte le aziende che hanno partecipato alla gara e si è congratulato con Renco e Terna “per la loro solida offerta. Renco e Terna si occuperanno ora anche della individuazione di subfornitori per implementare specifiche parti del contratto assegnato. Ci aspettiamo che questo crei ulteriori occasioni di lavoro e crescita economica nelle aree attraversate da TAP”.
Nella nota viene fatto infine l‘inventario dei principali appalti assegnati in Albania e in Grecia:
“Nel corso dell’ultimo anno TAP ha assegnato tutti i principali contratti per la costruzione del gasdotto: costruzione e riqualificazione di ponti e strade di accesso in Albania (aprile 2015), fornitura di valvole a sfera (luglio 2015), i citati turbocompressori (settembre 2015), progettazione, fabbricazione e fornitura di giunti e unità di ricezione (ottobre 2015), fornitura di circa 270 km di tubi lineari per la sezione onshore a 48” pollici in Albania e per le connessioni curvilinee (ottobre 2015), fornitura di circa 495km di tubi lineari da 48” per il gasdotto in Grecia (novembre 2015), costruzione del gasdotto e del Terminale di ricezione in Italia (dicembre 2015), costruzione e la posa del gasdotto in Grecia e in Albania (marzo 2016) e infine, durante lo scorso mese di aprile costruzione del gasdotto offshore e fornitura dei tubi per la sezione offshore”.
Per il Comitato No TAP sono solo annunci. In particolare, secondo gli attivisti, in Albania i lavori sarebbero partiti.
“TAP – avevano scritto in una nota qualche giorno fa – ha limitato i suoi lavori al rifacimento di alcuni tratti stradali, un ponticello caduto e nulla di più. Comunque di tutto ciò non si ha testimonianza, come anche mancano le foto dell’arrivo dei tubi e della festa per tale evento. Sappiamo che TAP in Albania ha trovato la strada spianata e non ha avuto problemi con il presentare la VIA, o probabilmente non c’è stata neanche la necessità di presentarla. Forse perché hanno saputo come “lavorare”? Da fonti vicine a Saipem sappiamo che “per TAP in Albania è stato ‘facile’”.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it