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Comune di Lecce ha presentato la denuncia contro il CSOA Terra Rossa. A marzo un gruppo di persone aveva occupato un edificio in stato di abbandono strappandolo al degrado.
Il centro entro sociale occupato Csoa Terra Rossa di Lecce, che sorgeva in via Casavola, nell’edificio che una volta ospitava l’asilo “Angeli di Beslan”, è stato raggiunto da un provvedimento di sequestro preventivo firmato dal Gip Alcide Maritati.
Di fatto significa sgombero di questo centro e chiusura delle attività che si svolgevano all’interno di esso. La struttura è di proprietà del Comune di Lecce e da alcuni anni versava in stato di abbandono, fino a quando un gruppo di persone, giovani e meno giovani, l’hanno occupato prendendosene cura, creando un centro sociale, che veniva utilizzato per varie attività, soprattutto di natura culturale, come spazi di discussione, biblioteca, ludoteca, attività musicali, incontri con docenti, doposcuola, corsi, ecc…
Ma c’era un problema. La proprietà è del Comune, il quale non ha autorizzato queste persone ad utilizzare questo centro, e ha sporto denuncia presso la Procura di Lecce. Così il Procuratore aggiunto Antonio De Donno non ha potuto fare altro che chiedere al Gip Alcide Maritati l’emissione di un’ordinanza di sequestro e iscrivere sul registro degli indagati tre persone per l’ipotesi di reato di invasione di edificio.
La notifica del provvedimento e la sua esecuzione, con conseguente sgombero, sono avvenuti nelle prime ore del mattino. Era presente solo una persona nell’edificio, nelle cui mani è avvenuta la notifica del provvedimento. Lo sgombero è avvenuto senza alcuna resistenza.
La legge è legge e va rispettata, ma ci sono alcune circostanze in cui delle riflessioni sono pur lecite. Viene osservato, anche da diversi abitanti della zona, da avventori esterni rispetto ai frequentatori abituali del centro sociale Terra Rossa, che l’attività di queste persone aveva di fatto tolto dal degrado questo edificio – lasciato in completo abbandono da parte del Comune, che ora lo rivendica – e contribuito ad una sorta di rigenerazione urbana di quest’area un po’ dimenticata della città.
Che uso farà ora il Comune di quel posto?
Sulla pagina facebook del Csoa Terra Rossa, gli amministratori hanno lasciato un post, con cui rivendicano le attività svolte in questi due mesi:
“Dopo appena 55 giorni di occupazione il Centro Sociale Terra Rossa viene sgomberato per ordine dell’amministrazione comunale.
La notte tra l’11 e il 12 Marzo alcune cittadine e cittadini hanno deciso di occupare i locali dell’ex asilo comunale Angeli di Beslan in via Franco Casavola a Lecce, abbandonato da anni e lasciato in balìa di spacciatori, tossici e prostitute a loro volta vittime di sfruttamento.
L’occupazione è servita a denunciare lo stato di degrado sociale a cui la nostra amministrazione destina spazi di proprietà pubblica. Il Collettivo Terra Rossa con il contributo di varie associazioni e movimenti della città ha dato vita a una inedita esperienza di autogestione e autogoverno popolare con il sostegno attivo degli abitanti del quartiere e, in particolare, delle 24 famiglie del condominio limitrofo stanchi di quello scempio.
Negli spazi del Terra Rossa sono state organizzate in pochissimi giorni oltre 60 iniziative di interesse sociale: dalle lezioni della Università Popolare Asylum con il contributo di importanti docenti della nostra Università, alla Ludoteca popolare, dalla biblioteca sociale con servizio di doposcuola, ai corsi di musica, dal coro all’ambulatorio di strada, e poi decine e decine di iniziative tutte a titolo gratuito (sul caporalato, sulle grandi opere, sulle condizioni delle carceri, e su grandi questioni di rilevanza sociale, politica ed economica) con la partecipazione di centinaia di cittadini.
Una tre giorni sul Venezuela a cui hanno partecipato rappresentanze diplomatiche di tre paesi che oggi ci inviano la loro solidarietà. Abbiamo ricevuto il sostegno pubblico di personalità, amministratori, sindaci di diversi comuni del Salento e malgrado tutto il Sindaco di Lecce procede con l’ordinanza di sgombero senza offrire alcuna alternativa d’uso per quello spazio.
Evidentemente Perrone e i suoi assessori sono a disagio rispetto al vaso di Pandora che abbiamo scoperchiato. Preferiscono spacciatori e prostitute a chi, invece, in forma del tutto disinteressata mette in piedi un momento importante di mutualismo sociale e rigenerazione urbana.
Eppure il Terra Rossa non è solo un luogo fisico, ma un progetto sociale che va avanti a prescindere dall’ex-asilo. La carenza di spazi di aggregazione a fronte di una grande quantità di edifici pubblici lasciati al degrado sociale rimane un problema aperto che continueremo a porre con forza.
La miopia del Sindaco non ci fermerà. Siamo forti del sostegno delle cittadine e dei cittadini che oggi ci hanno offerto la loro solidarietà anche durante le operazioni di sgombero. Loro sono la nostra grande conferma.
Per il momento convochiamo tutte e tutti questo pomeriggio alle 16:30 a Piazza Sant’Oronzo. Prima il Terra Rossa era a via Franco Casavola … Ora è ovunque.
IL TERRA ROSSA RESISTE !”Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it