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Il Consigliere sulla SS 275: “Indispensabile contemperare sicurezza e tutela del territorio”. E propone presentazione di un nuovo progetto.
All’indomani della sentenza del Consiglio di Stato che accoglie i ricorso di Anas e Coedisal-Matarrese sul progetto di ammodernamento della SS 275, Cristian Casili, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, torna ad esprimersi.
La sentenza ha legittimato a Anas ad annullare la precedente aggiudicazione e a rimettere mano alla gara, pur con la necessità di tener conto dei costi dell’opera, della fattibilità del progetto e di tutti gli interessi coinvolti nel procedimento.
Il progetto è stato duramente contestato negli anni, sotto diversi profili, in quanto sovradimensionato rispetto alle reali esigenze, non più attuali, visto il mancato sviluppo ipotizzato negli anni ’90, basato su un boom industriale fondato sul TAC, mai avvenuto. Inoltre, secondo le rivelazioni della cosiddetta “dama nera”, una dirigente Anas, alla Procura di Roma, il progetto della SS 275 come “la vergogna delle vergogne”, “un progetto che interessava alla sinistra”.
Del progetto si è interessata anche la Procura di Lecce, che sta indagando sulle interferenze del tracciato con alcune discariche abusive di scarti industriali , che con la realizzazione dell’opera sarebbero state, probabilmente. Anche la Corte dei Conti stando indaga sulla SS 275. I costi non convincono la magistratura contabile.
Casili ha ritenuto di intervenire, in risposta a chi, a seguito della sentenza dei giorni scorsi, preme per avviare subito i lavori. Per il Consigliere l’attuale progetto è “un disegno partorito senza ascoltare il territorio, gradito a formazioni politiche e a date imprese”. Coloro che hanno fretta di realizzare aprire i cantieri, secondo Casili, “ricalcano l’approccio trionfalistico, di rara pericolosità, fin qui messo in campo da quanti hanno spacciato “questo” progetto per l’allargamento dell’arteria, come essenziale a priori”.
Il consigliere pentastellato sottolinea come l’architrave del progetto, come espresso dai cittadini nell’audizione in Regione richiesta dallo stesso Casili mesi fa, debbano restare il raddoppio da Maglie a Montesano e la messa in sicurezza del tratto restante fino a Leuca “con un nuovo progetto che sia figlio della trasparenza della legalità e della libera concorrenza”.
Prima di stappare spumanti – prosegue il Consigliere neretino – si ricordi che è indispensabile contemperare sicurezza e tutela del territorio, linea manifestata esclusivamente da cittadini operosi e da avvocati con grande sensibilità che mettendosi a disposizione hanno dimostrato di comprendere quale fosse la gravità della posta in gioco”.
“Ci piacerebbe sapere – conclude – se il costo per la bonifica delle discariche sarà fra quelli che Anas è chiamata dai giudici a riformulare e se non sia invece il caso di mollare le opere faraoniche e sporche per quelle utili e oneste.”
Il pensiero di Casili sulla SS 275 appare molto vicino a quello espresso dall’associazione Prendi Posizione e dal Comitato SoS 275, che propone l’allargamento a 4 corsie fino a Montesano e l’adeguamento dell’ulteriore tratto fino a Leuca, senza creare ecomostri e infrastrutture faraoniche sovradimensionate rispetto alle reali necessità e alle caratteristiche territoriali. Per approfondire si suggerisce la lettura dell’articolo SS 275: Consiglio di Stato da ragione a Anas.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress.it