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La Procura di Bari, nell’ambito dell’inchiesta “Un treno per Yuma”, sullo scandalo FSE, ha disposto il sequestro i saldi attivi di due polizze e di un conto corrente.
Si arricchisce di nuovi particolari l’inchiesta della Procura della Repubblica di Bari denominata “Un treno per Yuma”, relativa allo scandalo degli sprechi e delle consulenze d’oro nella gestione della società di trasporto regionale pugliese Ferrovie Sud Est (FSE).
La Procura ha disposto un sequestro preventivo d’urgenza nei confronti dell’ex amministratore unico di FSE Luigi Fiorillo. Il provvedimento ha riguardato le disponibilità finanziarie dell’ex numero uno di FSE, per un valore complessivo di circa 3,8 milioni di euro, consistenti nei saldi attivi di due polizze vita ed nel saldo attivo di un conto corrente recentemente aperto da Fiorillo.
Secondo la tesi degli inquirenti, guidati dal Procuratore Isabella Ginefra, coadiuvato dalla Guardia di Finanza, Fiorillo avrebbe abbia tentato, attraverso un’operazione di smobilizzo parziale, di “monetizzare” delle polizze vita, per portarne il controvalore sul conto corrente.
L’operazione sarebbe apparsa sospetta all’U.I.F. (Unità di Informazione Finanziaria) della Banca d’Italia, che l’ha segnalata alle Fiamme Gialle. E’ scattato quindi il blocco amministrativo dell’operazione, secondo quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio.
Sono stati gli agenti del Nucleo di Polizia tributaria di Bari della Guardia di Finanza ad eseguire il provvedimento di sequestro, nelle sedi milanesi degli istituti presso i quali sono attivi i rispettivi conti intestati a Fiorillo.
Il decreto di sequestro dovrà ora essere sottoposto all’esame del Gip, il quale dovrà decidere se confermare o meno il sequestro disposto dalla Procura.
Luigi Fiorillo è già indagato per peculato, abuso d’ufficio e truffa.
Articolo pubblicato in origine su TagPress