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AV italiana tra le migliori al mondo, ma c’è notevole divario nei trasporti tra Nord e Sud. Federica De Benedetto (FI): “Chiediamoci se non sia meglio puntare sui voli low cost”.
Secondo uno studio pubblicato da GoEuro, l’Alta Velocità ferroviaria italiana è tra le migliori del mondo. La ricerca effettuata dal portale di viaggi ha preso in esame i 20 paesi dotati di questa tecnologia, utilizzando alcuni parametri come il record di velocità dei convogli, la copertura dell’AV sul totale della rete, la copertura della popolazione e il costo del servizio. A dominare la classifica che è emersa dall’analisi sono i giganti asiatici: Giappone, Corea del Sud e Cina. Il paese nipponico, con un punteggio che non lascia spazio a dubbi (100 su 100), si conferma il migliore del mondo per quanto riguarda i treni superveloci. Al quarto posto troviamo invece la Francia, altra realtà da decenni all’avanguardia con i suoi TGV, seguita da Spagna, Taiwan e Germania. Un gradino sotto si piazza l’Italia (ottava), che precede di una posizione l’Austria.
Ma le ferrovie italiane, benché tra le più efficienti del mondo, non sono certo tutte rose e fiori. Gli standard di qualità variano notevolmente tra Nord e Sud e un esempio della precarietà del servizio è senza dubbio la linea Bari-Lecce, che dopo anni di pressioni da parte della popolazione e delle istituzioni locali è stata finalmente integrata nel circuito dell’AV nazionale. Dal 12 giugno scorso, soltanto nei weekend e nei giorni festivi, una coppia di Frecciarossa 500 collega Milano al capoluogo salentino in 8 ore e 6 minuti, facendo risparmiare complessivamente circa 1 ora di viaggio rispetto al precedente collegamento.
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Il risparmio di tempo non sarà però dovuto alla tratta Bari-Lecce, sulla quale, per via della conformazione dei binari, i treni superveloci possono attualmente toccare una velocità massima di appena 150 km/h. L’inadeguatezza della linea che collega le due città ha suscitato numerose polemiche e c’è anche chi, come la vice coordinatrice regionale di Forza Italia Federica De Benedetto, ha proposto di puntare invece sui voli low cost. “Se dobbiamo investire milioni di euro per ottenere il Frecciarossa, domandiamoci se non sia più conveniente aggiungere nuove tratte aeree low cost: permetterebbero ai pugliesi di spostarsi in Europa in poco più di un’ora” ha spiegato De Benedetto.
La Milano-Lecce sarà tuttavia un esperimento estivo e il suo destino per i prossimi mesi appare incerto a causa dello scarso successo del prolungamento fino a Bari (una media di 68 passeggeri al giorno e una perdita per Trenitalia pari a 2,5 milioni di euro). Qualora il Frecciarossa che raggiunge Lecce non dovesse far riscontrare buoni risultati, potrebbe infatti essere soppresso alla fine della stagione estiva.