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Proposta una petizione online per chiedere alla Regione interventi volti a migliorare i trasporti pubblici nella nostra terra, sempre più inadeguati rispetto alle esigenze di cittadini e turisti.
La situazione dei trasporti pubblici nel Salento è per certi aspetti tragicomica. I mezzi, il numero di corse, i collegamenti sono insufficienti e inadeguati. La maggior parte delle località restano raggiungibili solo tramite trasporto privato. Spesso i collegamenti non sono funzionali e sono perlopiù pensati per collegare i grandi centri con le principali località di mare. Le lamentele per i gravi disservizi sono all’ordine del giorno.
I cittadini e i turisti sono stanchi di questa annosa situazione, che col passare del tempo diventa sempre meno sopportabile, a cui fa da contraltare la crescita del numero di turisti che decide di recarsi nel Salento. Per contro, le scelte politiche locali, regionali e nazionali sono solo dei palliativi e si dimostrano sterili e non risolutive.
Ma lamentarsi non serve se non si intraprendono azioni concrete. Così una ragazza residente nel Salento, Cristina Mariano, ha lanciato una petizione online su change.it, da indirizzare al Presidente della Regione Puglia.
Ecco di seguito il testo integrale:
Otranto e molti altri paesi dell’entroterra salentino sono quasi completamente abbandonati a loro stessi dal punto di vista dei mezzi di trasporto. In particolare nella stagione estiva, ad eccezione delle linee della Salento In bus, molti treni sono stati soppressi per via della chiusura delle scuole.
I pedoni, studenti universitari, lavoratori, ma anche turisti o chiunque abbia bisogno di spostarsi da un paese all’altro, o anche verso Maglie e Lecce, hanno bisogno di maggior servizio. Non tutti abbiamo a disposizione un’automobile o anche la patente per poterci spostare con i nostri mezzi di trasporto.
Otranto è tra i maggiori paesi raggiunti dai paesi limitrofi per il mare, ma è anche quello più scomodo da raggiungere per via dei trasporti pubblici. Il problema è evidente sia nel periodo estivo che durante quello invernale. La maggior parte delle corse hanno gli orari in linea con quelli di entrata e di uscita dalle scuole superiori. Le corse per gli universitari sono poche, in particolare per le Ferrovie Sud Est, che tra l’altro mette ancora a disposizione locomotive vecchie e inadeguate. Di domenica i trasporti sono praticamente nulli.
Vogliamo un miglioramento dei trasporti, un aumento delle corse per riuscire ad adempiere alle nostre esigenze. Non vogliamo un’attività pari a quella delle grandi città, ma quanto meno che sia possibile muoversi senza dover perdere un’intera giornata per percorrere qualche decina di chilometri.
Diminuirebbe il traffico, per non parlare del movimento anche giovanile che un miglioramento di questo tipo porterebbe. Anche a livello turistico il disagio è evidente e le lamentele da parte di chi decide di intraprendere questo viaggio, senza il proprio mezzo, sono tante. Così tante da far rimpiangere la scelta fatta e da far da repellente per un ritorno nel Salento, che già è svantaggiato per via della mancanza di treni ad altra velocità come il Freccia Rossa (che arriva solo nel fine settimana da Milano Centrale) o Italo.
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Articolo pubblicato in origine su TagPress