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Nella notte è stata tolta la rete rossa intorno agli scavi di archeologia preventiva: atto vandalico? Per Comitato No TAP è una provocazione ed il progetto è solo una grande truffa.
La notte scorsa ignoti hanno rimosso la rete rossa posta intorno agli scavi di “archeologia preventiva” in contrada “fanfula”, in agro di Melendugno nei pressi del cimitero comunale. E’ il sito dove TAP avrebbe dato il presunto “inizio lavori” nel maggio scorso, avviando un’operazione che in realtà è ante operam, da compiere, cioè, prima dell’inizio dei lavori.
L’area è sorvegliata notte e giorno da una compagnia di sicurezza privata del luogo. Gli autori del gesto avrebbero quindi eluso la sorveglianza e agito indisturbati per alcune decine di minuti, riuscendo in questo arco di tempo a tagliare il fil di ferro in più punti e a rimuovere la rete, senza – a quanto pare – essere visti da nessuno.
A riferire dell’accaduto non è stata la società TAP, ma il Comitato No TAP, che ha subito preso le distanze dal gesto.
“Noi del comitato – riferisce in una nota – non abbiamo questa linea che potrebbe essere un favore per questa gentaglia senza scrupoli e, come per la storia della trivella in zona “Capitano” di un anno fa, ci viene da pensare che siano loro a crearsi i danni. Non è il momento dei danni e neanche di violenza”.
Il Comitato rivendica quindi un’opposizione all’opera diametralmente opposto rispetto ad attività vandaliche e considera quanto accaduto la scorsa notte come una provocazione.
“Dimostreremo che i lavori non sono mai partiti – aggiungono – dimostreremo la malafede di Tap e governo. Tap vuole la violenza, la militarizzazione e decreti che gli facciano superare la loro incapacità di presentare un progetto decente. Ed il fatto che non ci sia un progetto decente, il fatto che i ministeri prima concedono lo spezzatino per agevolare l’iter indicando il punto di partenza in zona San Basilio, poi cambiano le regole perché TAP si dimostra nuovamente incapace, è sintomatico che questo progetto è solo una grande truffa”.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress