Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/mhd-01/www.salentometropoli.it/htdocs/wp-content/themes/morenews/single.php on line 53
Deturpamento ambientale, mancanza di titoli concessori e scarichi in mare: sotto sequestro la piscina “Longo” e la scogliera limitrofa a Santa Cesarea Terme.
Intervengono anche le Forze dell’ordine e l’Amministrazione comunale nell’aspra questione che vede contrapposti il circolo nautico “Franco Frisullo”, di Santa Cesarea Terme e i bagnanti della zona Porto Vergine.
Proprio in questa zona, il circolo nautico gestisce da anni una piscina, denominata “Carmen Longo“, sita in proprietà demaniale. Forti sono state, nei giorni scorsi, le lamentele dei frequentatori abituali della zona per la comparsa di un cancello, posto dal circolo stesso, che impediva l’accesso libero alla scogliera.
L’1 luglio il direttore dell’ufficio Ambiente e Territorio del comune di Santa Cesarea Terme, Francesca Pisanò, ha pubblicato un’ordinanza decretando la sospensione dei lavori di manutenzione che il circolo nautico stava realizzando nella zona della piscina, poiché non rispettavano le autorizzazioni.
Ieri, poi, è giunta la svolta: la Guardia Costiera di Gallipoli ha infatti posto sotto sequestro la piscina e il tratto di scogliera adiacente. Oltre all’ostacolo del cancello in ferro è stato accertato, mediante l’utilizzo di fluorescina sodica, che gli scarichi della piscina e delle docce sfociavano direttamente in mare, andando così ad alterare il ph, la salinità e quindi la purezza dell’acqua marina, a causa del cloro presente.
Sotto sequestro è anche finita una pedana di oltre cento metri quadrati, i cui pilastri metallici sono risultati essere stati ancorati direttamente sul fondale marino roccioso, mediante la foratura dello stesso, rendendola così una struttura non smontabile, situata su territorio demaniale.
Le ipotesi di reato a carico del circolo nautico in questione,sono di distruzione e deturpamento di bellezze naturali, per aver realizzato opere in zona sottoposta a vincolo paesaggistico senza le dovute concessioni, e per il trattamento dell’acqua dell’impianto.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress