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Dopo il sequestro, il Circolo Nautico di Santa Cesarea Terme rispedisce le accuse al mittente: “Fiducia nella giustizia, dalla stampa notizie diffamatorie”.
Non si è fatta attendere la risposta del Circolo Nautico “F. Frisullo” di Santa Cesarea Terme, dopo la bufera scatenatasi a seguito del sequestro messo in atto dalla Capitaneria di Porto nella zona in cui ha sede la piscina “Carmen Longo”, da esso gestita (leggi qui la notizia del sequestro e guarda il video divulgato dalla Guardia Costiera).
“In relazione alle notizie apparse sulla stampa, – si legge sulla nota divulgata dal Circolo Nautico – alcune delle quali gravemente diffamatorie, relative agli accertamenti svolti nei giorni scorsi dalla Capitaneria di Porto e dal Comune di Santa Cesarea Terme, il Circolo Nautico “F. Frisullo”, Associazione Sportiva dilettantistica, precisa quanto segue.
1) L’installazione del solarium rimovibile sottoposto a sequestro (ininterrottamente montato e rimosso per tutte le estati a partire dall’anno 1993) per la corrente stagione è stata autorizzata dal Comune di Santa Cesarea. Gli ancoraggi dello stesso (rimovibili) utilizzati nel corrente anno sono quelli adoperati da oltre vent’anni.
2) Lo scarico in mare dell’acqua proveniente dalle docce è effettuato attraverso canalizzazioni interne al getto di calcestruzzo di cui è dotata la piscina “Carmen Longo” fin dalla sua costruzione, risalente agli inizi degli anni sessanta.
3) L’utilizzazione delle docce – alimentate da acqua potabile e prevista con l’assoluto divieto di usare saponi o detergenti di qualsiasi natura – è consentita dalle normative vigenti perché assolutamente non inquinante.
4) Il prelievo e lo scarico in mare dell’acqua marina con cui è riempita la piscina (pure effettuato attraverso canalizzazioni interne al getto di calcestruzzo esistenti fin dalla costruzione della struttura) sono regolarmente autorizzati da tutte le competenti autorità. Non è dunque vero: -) che sarebbero state realizzate opere idrauliche senza autorizzazione, -) che sarebbe stata deturpata la scogliera, -) che sarebbero illecitamente scaricate in mare acque di qualsiasi genere, -) che le stesse altererebbero il ph o la salinità naturale dell’ecosistema marino circostante”.
Per il Circolo Nautico, dunque, tutto sarebbe in regola, a differenza da quanto riportato nelle scorse ore dalla stampa locale e nazionale, che ha fatto affidamento principalmente ai referti ed al materiale divulgato della Guardia Costiera per informare i lettori della vicenda. In particolare il Circolo Nautico “Frisullo” ha voluto a smentire le ipotesi di deturpamento della costa e di scarico di sostanze inquinanti in mare.
“Esprimendo piena fiducia nell’operato dell’Autorità Giudiziaria – continua il comunicato – il Circolo Nautico ritiene di dover affermare che, nella meritoria e cinquantennale storia dell’Associazione, i Soci, gli Atleti e tutti coloro che hanno avuto responsabilità direttive hanno sempre operato avendo a cuore, sopra ogni cosa, il rispetto del mare, dell’ambiente e del territorio di Santa Cesarea Terme”.
Va segnalato che, oltre agli accertamenti messi in atto dalla Capitaneria di Porto, al Circolo Nautico sono state rivolte pesanti accuse da parte di bagnanti e frequentatori della zona, causa il cancello in ferro installato sul sito che impedirebbe l’accesso anche alle aree di pubblico accesso situate dopo la “Piscina Carmen Longo”.
Bisognerà ora attendere che la giustizia faccia il suo corso per appurare se le motivazioni di smentita del Circolo Nautico potranno essere considerate veritiere e, quindi, dimostrare l’effettiva regolarità dell’area posta ora sotto sequestro.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress