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Sul palco delle Vecchie Segherie di Bisceglie sono stati premiati i vincitori della prima edizione della maratona digitale pugliese, DigithON: un successo di partecipazione e di idee, che finalmente guarda anche al Mezzogiorno come terra fertile per lo sviluppo e per l’occupazione digitale ad alto valore aggiunto. Il tutto pochi giorni prima di un’altra bella notizia per il Sud, l’annuncio ufficiale dell’apertura a Napoli del centro di formazione Apple, voluto da Tim Cook e finalizzato all’apprendimento delle competenze necessarie per lo sviluppo di applicazioni iOS.
Il digitale insomma comincia a correre al Sud, anche sul piano infrastrutturale, malgrado il lavoro ancora necessario (per trovare le offerte più convenienti per fibra e ADSL basta cercarle su SosTariffe.it). E i giovani vincitori di DigithON – cioè Aulab, che ha vinto il premio da 10.000 euro, Dammi la mano, per il Premio TIM, e Liberbook, con il Premio Italo – rappresentano tutta la volontà di trasformare anche la Puglia, se non proprio in una Silicon Valley nostrana, in un centro nevralgico per lo sviluppo delle nuove idee. Come ha ricordato Francesco Boccia, che ha voluto fermamente DigithON, «non si possono fare soldi per i soldi, successo per il successo. Chi crea va ricompensato per il lavoro che fa. E chi fa utili deve dare un contributo nel paese in cui si fa. Se costruiamo un paese così al tempo del digitale i nostri ragazzi migliori andranno in giro per il mondo e torneranno sempre qui, il paese più bello, come ricordava ieri Richard Allan di Facebook».
Aulab, in particolare, è firmato Nunzio Gianfelice, Gaia Assenti, Nicola Milella, Cosimo Davide Neve e Giancarlo Valente, e propone una piattaforma per i laboratori di imprenditorialità per le scuole superiori sia in classe che online. Tre le tematiche principali: diffusione della cultura scientifica, presa di coscienza da parte degli studenti del proprio valore attraverso lo sviluppo di un’idea imprenditoriale, realizzazione di prototipi, il tutto finalizzato a creare un collegamento tra le scuole secondarie di secondo grado, le Università e le imprese, al fine di sostenere le iniziative degli studenti delle scuole, con percorsi formatici dalla robotica alla programmazione.
Dammi La Mano, invece, è un’idea di Lorenzo Zaccagnini e Elisa Romondia ed è l’ideale per accompagnare ed essere accompagnati in tempo reale su Google Maps, grazie all’uso del proprio smartphone che utilizza uno speciale algoritmo per la triangolazione della posizione GPS, con un consumo minimo di batterie e traffico dati, per mezzo del “codice Hand” univoco e legato al proprio account. Infine Liberbook, startup del pugliese Michele Sollecito e del milanese Tommaso De Nicolò, una piattaforma web nata dall’esperienza editoriale e dalla passione per i libri, in pieno contatto con l’ambiente accademico, e che offre impostazioni predefinite (con opportune varianti di layout) per la propria tesi di laurea o di dottorato, con la possibilità di inserire materiale multimediale e con revisione editoriale professionale.