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“Rischio infiltrazione concreto da parte dei clan campani sul turismo salentino. Classi dirigenti locali e regionali facciano altrettanto se hanno a cuore economia sana del nostro territorio”.
Nei giorni scorsi il Prefetto di Lecce, Claudio Palomba, aveva lanciato l’allarme sull’interessamento della camorra sull’economia turistica salentina, con particolare riferimento al gallipolino. Si sa che le possibilità di fare grossi guadagni attirano le organizzazioni mafiose, come lo zucchero attira le mosche. E il turismo in espansione nel Salento è un’occasione molto ghiotta per fare affari. Sta al territorio riuscire a difendersi e alle istituzioni aiutarlo a difendersi.
“Abbiamo la sensazione di una presenza di clan campani – aveva dichiarato il Prefetto – su alcune zone del territorio. Per questo stiamo serrando le fila, per controllare quelle che possono essere le attrazioni nel settore immobiliare e turistico da parte di alcune organizzazioni o comunque possibili forme di riciclaggio”.
Le preoccupazioni del dottor Colomba avevano trovato riscontro anche nelle dichiarazioni del presidente di Federalberghi Lecce, Mimmo De Santis: “Il prefetto Palomba conosce quali possono essere le misure cautelari da mettere in atto. Parlerei di perizie di stima sulle cessioni delle attività imprenditoriali, sulle stesse partecipazioni. Inviterei anche le banche ad essere più vicine agli imprenditori, perché se qualcuno cede qualche quota è perché ha bisogno di flussi finanziari freschi per poter affrontare anche quello che il mercato ha portato in questi anni. Inviterei tutti alla verifica delle capacità finanziarie dei soggetti interessati alle acquisizioni. I controlli antimafia ben vengano, ma bisogna trovare rimedi anche in tal senso”.
Come l’esperienza della lotta alla mafia ha insegnato, l’azione della magistratura e quella delle forze dell’ordine non può essere sufficiente ad arginare questo fenomeno, non fino a quando la società civile e il mondo della politica e delle istituzioni non faranno la loro parte.
Sull’argomento si è espressa oggi anche Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo economico. “Ho preso molto sul serio l’analisi del Prefetto Palomba – afferma Bellanova – che parla di un rischio infiltrazione concreto da parte dei clan campani sul turismo salentino. Altrettanto, ritengo, dovrebbero fare le classi dirigenti locali e regionali se veramente hanno a cuore l’economia sana del nostro territorio e il benessere delle comunità amministrate”.
“Parole pesantissime – prosegue Bellanova – di cui mi faccio interamente carico. Per questo conto di sentire già nelle prossime ore il ministro Alfano, sottoponendogli le dichiarazioni del prefetto, che immagino già conosca, sollecitandogli di conseguenza una grande attenzione nei confronti del nostro territorio e anche, se necessario, azioni conseguenti”.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress