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Venerdì nuova messa in mora per l’Italia per non aver dato esecuzione alle prescrizioni UE su Xylella fastidiosa. Dovrebbe cadere obbligo abbattimenti piante sane nei 100 metri.
Nella giornata di ieri, il Commissario UE per la Sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, ha incontrato a Bruxelles il Ministro delle Politiche agroalimentari, Maurizio Martina, avvertendolo che “la Commissione non avrà altra scelta che lanciare una procedura d’infrazione a meno che non sia intrapresa un’azione immediata” per contenere la diffusione del batterio della Xylella fastidiosa. A riferirlo è stato il portavoce Enrico Brivio, il quale ha sottolineato che “è estremamente importante che l’Italia applichi in pieno la Decisione europea e fermi l’espansione della Xylella”.
La Commissione Europea, organo di governo dell’Unione, venerdì prossimo dovrebbe inviare una nuova messa in mora contro il nostro Paese, per non aver dato esecuzione alle prescrizioni UE sulle azioni miranti all’eradicazione, il contenimento e il monitoraggio della Xylella fastidiosa.
La nuova messa in mora dovrebbe sostituire quella emanata l’11 dicembre 2015, la quale faceva riferimento a una situazione non più attuale, e dovrebbe espungere le prescrizioni di abbattimento delle piante ospiti del batterio che sorgono in un raggio di 100 metri attorno agli ulivi risultati positivi alla Xylella, nella fascia di confine a nord ovest della “zona infetta” (tutta la provincia di Lecce e parte di quella di Brindisi). L’obbligo di abbattimento delle piante sane dovrebbe applicarsi ai soli focolai puntiformi esterni alla stessa zona infetta, con l’eccezione degli ulivi secolari.
Secondo quanto riportato dall’agenzia Adrkronos, Martina si è dichiarato preoccupato per come vanno le cose in Puglia nella lotta al batterio Xylella Fastidiosa.
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress