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Affluenza sotto le aspettative. Da domenica prossima forse treni FSE anche per Otranto. Rotaie di Puglia propone servizio speciale per la Festa dei Santi Martiri.
Dopo la partenza mancata del 24 luglio, ieri finalmente ha preso il via il servizio domenicale dei treni FSE sulla tratta Lecce – Gallipoli. Non accadeva da 19 anni, da quando inspiegabilmente si è deciso che il servizio pubblico non dovesse più essere erogato la domenica e durante i giorni festivi.
Dopo le esternazioni dell’Assessore allo Sviluppo economico e all’Industria turistica e culturale, Loredana Capone, che si meravigliava e si indignava del fatto che la domenica mancassero i treni da Lecce per Gallipoli (non anche quelli per Gagliano e Otranto), FSE ha provveduto a istituire questo servizio temporaneo, che durerà fino all’11 settembre e comprenderà anche la giornata di Ferragosto.
Sono solo 4 corse di andata e ritorno diurne, con due sole fermate intermedie, a Zollino e Nardò. Giunti a Gallipoli si può scegliere se fermarsi al centro o proseguire verso la fermata Baia Verde. Il servizio avrebbe dovuto iniziare, come accennato, domenica 24 luglio, ma è slittato a ieri.
Da Lecce i treni partono alle 8.55, alle 10.55, alle 15.00, e alle 17.20. Per il ritorno invece le corse, da Gallipoli Baia Verde, sono previste alle 9.57, alle 11.54, alle 16.00, e alle 18.51. I tempi di percorrenza sono di circa 45 minuti.
Sono state messe a disposizione 4 coppie di treni Pesa ATR 220, i treni nuovi rossi, confortevoli e climatizzati.
Buona la prima?
L’affluenza non sembra essere stata alta. E’ stato un evento tanto atteso e reclamato, ma che ha deluso un po’ le aspettative di successo.
Alcuni fattori potrebbero aver giocato a sfavore. Innanzitutto il numero limitato di fermate. Il treno, partendo da Lecce, fa due solo fermate intermedie, a Zollino e Nardò. Il bacino di utenza si riduce quindi notevolmente rispetto al servizio ordinario.
In secondo luogo la falsa partenza di domenica scorsa potrebbe aver determinato confusione e incertezza. Inoltre 4 sole corse potrebbero aver reso il servizio poco fruibile.
“Sono mesi che stiamo combattendo – ha commentato l’associazione Rotaie di Puglia – affinché sulle linee salentine fossero attivate le corse ferroviarie domenicali per migliorare i servizi turistici. Sul finire di questa giornata possiamo dire di essere contenti.
Dopo 19 anni i treni domenicali sono tornati a circolare sulle FSE. Certo, l’apertura ha riguardato solo la linea Lecce-Gallipoli con dei treni diretti per il mare che senza soste hanno escluso i paesi dell’hinterland gallipolino che, se non esclusi, possono essere realmente l’arma in più per questo servizio, però oggi è stato fatto un passo significativo ed importante”.
Da domenica il servizio domenicale riguarderà anche Otranto. L’associazione lancia l’idea di attivare un servizio speciale in occasione della Festa dei Santi Martiri a Otranto.
“A proposito di Otranto, visto il caos della statale 16, lanciamo un’idea – si legge – e come nostro solito riguarda una cosa fatta negli anni 80 e 90 e che oggi sarebbe utilissima, visto anche quello che avviene per Notte della Taranta e Focara di Novoli.
Suggeriamo di riprendere, per la sera del 14 agosto, I TRENI DEI MARTIRI da Maglie a Otranto per la grande festa dei SS. Martiri”.
L’associazione conclude infine con un appello:
“Venti, trenta anni fa, tale servizio veniva tradizionalmente espletato in quella sera e numerosi salentini utilizzavano il treno lasciando a casa automobili e stress da parcheggio.
Istituzioni, amministratori, addetti ai lavori, pensateci.
Meno automobili, meno inquinamento, meno stress, più qualità dei servizi, più ordine, più tranquillità, più efficienza”.
Per quanto riguarda i trasporti pubblici, come si può notare, anche un ritorno al passato, rispetto alla situazione attuale, sarebbe già migliorativo.
Certamente non risolutivo e non adeguato rispetto alle esigenze e alla domanda di trasporto pubblico, per questo bisognerebbe essere lungimiranti nell’affrontare la questione, abbandonando l’idea di trovare volta per volta delle soluzioni precarie. Piuttosto occorre una soluzione generale e di lungo respiro e rendersi conto che il trasporto pubblico non è solo un servizio turistico, bensì un servizio rivolto alla soddisfazione dei diritti dei cittadini.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress