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Solo 4 corse dirette. Niente treni FSE per Gagliano. Privilegiato il turismo gallipolino e otrantino. Cittadini lamentano discriminazioni.
Sulla falsariga del servizio domenicale su treno, da Lecce per Gallipoli, FSE ha deciso di inserire 4 corse anche per Otranto, sempre partendo dal capoluogo.
Il servizio partirà domani, domenica 7 agosto, sulla tratta Lecce – Otranto, con le seguenti corse:
Partenza da Lecce: 9:05, 11:05, 15:10, 17:30
Partenza da Otranto: 9:58, 12:01, 16:03, 18:53
I biglietti potranno essere acquistati presso l’edicola della stazione di Lecce, nelle biglietterie delle stazioni di Gallipoli e Otranto, a bordo del treno e online sul sito www.fseonline.it.
Confermato anche il collegamento Lecce – Gallipoli, già partito domenica scorsa. Il servizio proseguirà ogni domenica fino all’11 settembre e sarà attivo anche a Ferragosto. “Nonostante le note molteplici difficoltà che l’azienda sta vivendo, FSE – recita un comunicato – sta profondendo ogni sforzo per soddisfare le esigenze di mobilità di turisti e residenti verso le località balneari anche la domenica. Questo servizio vuole essere il concreto segno della volontà di FSE e di tutti i suoi dipendenti, di ripartire, di rimettere le esigenze dei suoi utenti al centro di ogni scelta”.
Più che ripartire, il servizio FSE dovrebbe partire, una buona volta. I treni domenicali sono stati cancellati 19 anni fa, quando il mondo stava per accorgersi dell’esistenza del Salento. Di pari passo con l’espansione del mercato turistico, l’azienda ha deciso di tagliare il servizio domenicale. Ci auguriamo che almeno per il futuro la società terrà fede a questi impegni.
Certamente il Salento non ha mai conosciuto un servizio di trasporto pubblico. E non è retorica. Il trasporto pubblico è uno dei servizi pubblici essenziali, la cui interruzione costituisce reato. Inoltre, anche il diritto di sciopero in questo settore impone agli scioperanti di garantire un servizio minimo, con un numero minimo di corse. In altre parole, gli scioperanti possono legittimamente creare un disagio, anche eliminando alcune corse durante il periodo di sciopero, ma non possono interrompere il servizio.
Qui nel Salento, paradossalmente, il servizio nasce già sulla carta con un'”interruzione” prevista tutte le domeniche, tutti i giorni festivi e a partire dalle 19 fino alle prime ore del mattino. Evidentemente il legislatore, il governo, gli amministratori locali e regionali, i gestori dei servizi di trasporto “pubblico” non hanno mai pensato che il diritto costituzionale alla mobilità, il diritto ad un servizio pubblico essenziale, valessero anche per i cittadini del Salento.
Il servizio speciale domenicale di FSE è stato accolto con euforia da parte di alcuni esponenti politici locali, come se ci fosse stata una rivoluzione nel campo dei trasporti.
“Dopo la approvazione delle nuove rotte aeree – ha dichiarato l’Assessore regionale Loredana Capone – che ci portano con voli diretti più turisti stranieri che arrivano con le famiglie e abitano le nostre città, i borghi, partecipano alle nostre diffuse iniziative culturali, frequentano il nostro mare, ecco finalmente anche qualche soluzione a problemi atavici,come quello dell’assenza di corse domenicali delle ferrovie Sudest.
Grazie all’assessore Giannini e a un lavoro di squadra ce l’abbiamo fatta.
Ma l’impegno intenso e puntuale che stiamo mettendo con puglia promozione e i nostri servizi ci porteranno, ne sono sicura , ulteriori risultati..
Credo che questo sia il miglior modo perché la politica sia utile alla comunità”.
Peccato che si facciano tanti sforzi per portare qua i turisti, ma per il loro spostamento sul territorio la soluzione non si sa quando arriverà. E ogni giorno i visitatori vengono maltrattati dai disservizi e dai disagi. Stiamo offrendo al mondo una pessima immagine del Salento da questo punto di vista, ma si esulta per la quantità di persone che scelgono la Puglia per le loro vacanze.
Come considerare questo temporaneo ripristino dei treni domenicali? Meglio di niente?
Molti cittadini lamentano, non a torto, una discriminazione. I treni domenicali sono diretti, quindi sono state escluse diverse fermate lungo le rispettive tratte, lasciando nell’isolamento la maggior parte delle località del Salento. In secondo luogo non è stato presa in considerazione l’ipotesi di collegare Lecce a Leuca. Sembra un servizio pensato esclusivamente per chi da Lecce voglia andare a Gallipoli o a Otranto.
Non manca chi ritiene che questa sia stata solo un’operazione di facciata, per dare un contentino alla Capone e per dimostrare che qualcosa si sta muovendo. Il servizio di domenica scorsa, tra l’altro, non sembra aver dato il successo sperato. Sotto accusa sono finite la scelta degli orari e quella di prevedere due sole fermate intermedie.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress