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Gianni Sasso partecipa alle Paralimpiadi di Rio 2016 grazie a speciale protesi realizzate nel Salento.
Il sogno di Gianni Sasso, di qualificarsi per le paralimpiadi di Rio de Janeriro, in Brasile, è stato coronato. L’atleta ischitano parteciperà, all’età di 46 anni, al Paratriathlon.
Gianni Sasso è uno che non si ferma davanti a nulla. Le difficoltà che ha dovuto affrontare nel corso della sua vita sono state tante ed importanti, ma grazie alla sua incredibile tenacia è riuscito a superarle brillantemente, ottenendo risultati inimmaginabili.
Il suo primo “amore”, lo sport prediletto da Gianni, è il calcio. All’età di 16 anni, quando aveva suscitato l’interesse di alcune squadre professionistiche, un incidente in Vespa gli provoca la perdita della gamba sinistra, quasi all’altezza dell’inguine, e i sogni di gloria infranti.
Ma Gianni non demorde e grazie al supporto della famiglia e dei suoi amici più cari torna a giocare a calcio con l’ausilio delle stampelle, dimostrando grandi doti e carisma, partecipando a diversi tornei di Calcio a 5. A distanza di 5 anni da quel terribile incidente in cui perse la gamba subisce un nuovo incidente che gli procura una frattura scomposta del braccio sinistro tale da richiedere un intervento chirurgico, ma in poco tempo si rimette in sesto e ricomincia a giocare.
Gianni non si accontenta, ha voglia di nuove sfide e decide di cimentarsi nella corsa, puntando in alto. Inizia così a un duro allenamento per partecipare alla Maratona di New York, nel 2008. All’età di 39 anni vola negli USA e termina la gara in 5 ore, 5 minuti e 44 secondi, stabilendo il nuovo record del mondo nella sua categoria, superando quello precedente detenuto dal connazionale Fabrizio Macchi, impiegando ben 44 minuti in meno. Un’impresa che non è passata inosservata da tv e giornali statunitensi, che hanno dato ampio risalto al risultato straordinario conseguito dal ragazzo di Ischia.
Molto presto però, partecipando ad una nuova maratona, Gianni supera il suo stesso record, giungendo al traguardo in 4 ore e 38 minuti. Un terzo incidente rischia di stroncare la sua carriera mentre era in preparazione la Maratona di Berlino, quando un’auto impatta con il suo motorino. La caduta gli causa la frattura bimalleolare al piede destro, che richiederà un’operazione chirurgica con applicazione di una vite nell’articolazione del piede.
Ma neanche questo è bastato a fermare Gianni Sasso. Dopo soli sette mesi dall’operazione partecipa alla Maratona di Berlino, con un ottimo tempo. Il 21 ottobre 2012, ad Amsterdam, stabilisce ancora un nuovo record mondiale nella Maratona con le stampelle, con: 4 ore, 28 minuti e 38 secondi, riducendo di 9 minuti il tempo impiegato nel precedente record. Ormai Gianni è entrato di diritto nella storia dello sport.
Gianni riprende il calcio e viene convocato dal CSI (Centro Sportivo Italiano) nella Nazionale Italiana di Calcio Amputati, ma intanto prende forma il sogno olimpico, attraverso il Triathlon, ammesso nelle paralimpiadi di Rio 2016, su distanze di 750 mertri a nuoto, 20 chilometri in bici e 5 chilometri di corsa. Inizia quindi la sua preparazione, intervallata dalla partecipazione ad altre competizioni sportive, come il Campionato Europeo, che gli regala il bronzo, il Campionato italiano, dove conclude al primo posto, e il Mondiale di Londra, il cui si classifica ottavo.
Le Olimpiadi di Rio si avvicinano, ma le spese da sostenere sono tante e – come dichiarato dallo stesso Gianni – in Italia gli atleti paralimpici hanno difficoltà a reclutare sponsor. Allora l’idea è quella di lanciare una campagna di crowdfunding sulla piattaforma Eppela. Grazie ai numerosi sostenitori, Gianni riesce a raggiungere la somma che gli permetterà di prendere il volo per il Brasile.
Ma un ringraziamento in particolare Gianni Sasso lo riserva ad un’azienda del Salento, la NTO Colella di San Cassiano, che da decenni opera nel campo delle protesi ortopediche, e non solo.
“Se sono a Rio 2016 molto lo devo a chi mi ha dato la possibilità di correre nel migliore dei modi! L’ortopedia NTO Colella srl, grazie alla competenza di Stefano e tutto lo staff ha creato un invasatura in sughero grazie al quale agganciare il mio piccolo monconcino con un sottovuoto: questo sia per la protesi che per il porta moncone alla bici!
E ancora, Giuseppe Minerva vero mago dei plantari da usare nella scarpa destra. San Cassiano, un pezzo bellissimo della Puglia, correrà a Rio con me!”
Lo ha scritto sulla sua pagina facebook. Ora per Gianni Sasso è tutto pronto e nei risultati che raggiungerà ci sarà anche un po’ di Salento.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress