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Ieri la disavventura raccontata da una 15na di giovani alle prese con SalentoInBus. Ma le quotidianità è fatta di disagi e disservizi.
Annunciato dalla Provincia in termini trionfalistici, il servizio di SalentoInBus sta dimostrando il suo vero volto. Sono tante le segnalazioni e le lamentele degli utenti che hanno deciso di viaggiare con SalentoInBus.
Ritardi e disservizi vari sono all’ordine del giorno e i viaggiatori si sentono abbandonati a sé stessi.
La doglianza più comune è quello dei ritardi sulle corse. Considerata la mole di traffico sulle strade del Salento in questo periodo è quasi inevitabile un ritardo sulla tabella di marcia, ma talvolta sembra che si vada oltre il margine di tolleranza.
Così l’attesa in alcuni casi può raggiungere di 45 minuti o un’ora. Nella serata di ieri, a Santa Cesarea, una quindicina di giovani provenienti dal nord della Puglia ci hanno raccontato la loro disavventura.
I ragazzi, secondo quanto riferito dagli stessi, sono arrivati a Lecce nel pomeriggio con Trenitalia. Qui avrebbero atteso per oltre 45 minuti il pullman di SalentoInBus che li avrebbe poi portati a Santa Cesarea.
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In serata hanno poi atteso invano il pullman delle 20,30, della linea 103, che li avrebbe portati a Castro e Andrano, dove avrebbero soggiornato.
Dopo aver atteso un quarto d’ora i ragazzi hanno provato a contattare il servizio informazioni, chiamando i numeri di cellulare indicati sui cartelli SalentoInBus. I tentativi sono stati vani per oltre mezzora, in quanto i numeri risultavano irraggiungibili. Solo alle 21,25 i malcapitati hanno ricevuto risposta.
In pratica la corsa delle 20,30 è saltata e i ragazzi hanno dovuto prendere il pullman successivo, quello delle 21,30.
Questa difficoltà nel contattare il servizio informazioni e i ritardi sembrano essere la realtà quotidiana di SalentoInBus, lamentata da diversi turisti e utenti locali che viaggiano nel Salento senza utilizzare il mezzo proprio.
Un altro disagio lamentato è quello della reperibilità dei biglietti a terra. Infatti è stato riferito che nelle tabaccherie e nei bar di Santa Cesarea, Andrano e Castro, non sono in vendita i biglietti di SalentoInBus. Questi sarebbero disponibili solo a Lecce.
Pertanto i viaggiatori si trovano costretti a fare il biglietto a bordo, con la maggiorazione di 1 euro.
Si apprende inoltre di alcuni aspetti del servizio di SalentoInBus che lo rendono poco integrato con il trasporto su ferro e malamente coordinato. Ad erogare il servizio, infatti, sono una rete di società. L’organizzazione attuale del servizio, porta molti pullman a fare le corse di ritorno fuori servizio, in quanto il servizio di ritorno viene affidato ad un altro operatore di trasporti. Bisogna accontentare tutti.
E’ giunta l’ora di voltare pagina. Così non va.