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Torna l’incubo dell’abbattimento degli ulivi come misura di contrasto alla xylella. Intanto nei giorni scorsi Efsa ha concluso che c’è un solo ceppo del batterio nel Salento.
Tre nuovi focolai di Xylella Fastidiosa sono stati individuati a Francavilla Fontana, nel Brindisino. Sarebbero interessati circa 15 alberi di ulivo ricadenti nella fascia di contenimento e pertanto dovranno essere abbattuti, secondo il piano regionale di contrasto e contenimento del batterio della xylella fastidiosa.
Solo nella zona infetta l’estirpazione delle piante infette è esclusa, applicandosi in sua sostituzione una potatura severa. Tuttavia non saranno abbattuti gli ulivi che rientrano nel raggio di 100 metri a quelli considerati infetti. Si attendono intanto i risultati delle analisi condotte su altri ulivi del nord Salento sottoposti ad attività di monitoraggio.
Non è stato precisato se gli alberi manifestassero sintomi da disseccamento rapido.
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Nei giorni scorsi l’Efsa, l’Agenzia per la sicurezza alimentare, organo di consulenza della Commissione eururopa, intanto ha affermato che non ci sarebbero prove della presenza di tipologie multiple di xylella fastidiosa, ma apparterrebbe allo stesso tipo di sequenza genetica, chiamato ST53. L’Efsa ha risposto ad una specifica richiesta dalla stessa Commissione.
Gli esperti dell’Agenzia, per giungere a queste conclusioni, hanno utilizzato un database creato del 2005 che contenente le sequenze genetiche di circa 300 campioni di Xylella.
Hanno tuttavia aggiunto che “ulteriori studi con campioni più grandi sono necessari per fornire risposte più onnicomprensive su questa questione”, che includano “un’analisi della sequenza completa del genoma della Xylella fastidiosa”.
La presenza di più ceppi di xylella era stata ipotizzata dai consulenti incaricati dalla Procura di Lecce, nell’ambito delle indagini sulla vicenda e che al momento vede 10 indagati a vario titolo, tra tecnici e ricercatori.