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Si respira aria di cambiamento in casa FSE. 5 modernissimi treni sulle linee elettrificate. Per il Salento bisognerà aspettare qualche anno.
Se vogliamo cercare una metafora, la società di trasporti regionali FSE starebbe a cavallo tra il Medioevo e il Rinascimento. Almeno è ciò che si spera. Occorre colmare decenni di ritardo, sia dal punto di vista del servizio che dal punto di vista infrastrutturale.
Su alcune tratte del nord della Puglia sono iniziati da diversi mesi i lavori di elettrificazione e a settembre dovrebbe avvenire la consegna di 5 nuovi treni. Si tratta di un nuova serie di elettrotreni realizzato dalla polacca Newag SA. La serie è denominata “Impuls II” e rappresenta, come si può dedurre dal nome, di un aggiornamento della serie “Impuls”, già commercializzata e operativa sulla Circumetnea di Catania.
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L’accordo tra FSE e Newag è stato siglato nel dicembre 2015, per il prezzo complessivo di 20,2 milioni di euro, con opzione, contenuta nell’accordo quadro, per l’acquisto di ulteriori 10 esemplari nell’arco dei prossimi 5 anni. Il costo totale, con l’esercizio dell’opzione, arriverebbe a 60,6 milioni.
Questi treni, confortevoli e dalla linea accattivante, sono a 3 casse, con 2 carrelli motore e 4 motori elettrici per una potenza totale di 1.600 chilowatt e una velocità massima di 160 km/h. Avranno una capienza massima di 330 passeggeri, con 170 posti a sedere. Saranno inoltre adibiti al trasporto di persone con mobilità ridotta ed al trasporto biciclette. Avranno l’illuminazione a led, telecamere, climatizzatore e monitor informativi all’interno.
I 5 treni verranno impiegati inizialmente sulle sole linee Bari – Taranto e Mungivacca – Putignano via Casamassima. Nelle province di Lecce e Brindisi manca l’elettrificazione sulle ferrovie di competenza di FSE, pertanto il Salento dovrà ancora aspettare qualche anno prima di vedere questi treni.
In compenso i treni a gasolio Pesa ATR 220 impiegati oggi sulle tratte elettrificate verrebbero impiegati sulle linee non ancora elettrificate, quindi inizierà – si spera – il pensionamento dei treni “vintage” e l’ammodernamento del parco macchine.