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Problemi sicurezza dei treni Pesa ATR 220 già noti da tempo, ma FSE minacciò azioni contro la società che svolgeva manutenzione sui treni.
La rinascita della più importante società di trasporti della Puglia sembra fare un passo avanti e due indietro. I treni Pesa ATR 220, in dotazione a Ferrovie Sud Est (FSE), non sarebbero sicuri. Il fatto è noto da diverso tempo, a quanto pare, e a fare i conti con questa realtà non sarebbe solo FSE, ma diverse società di trasporto regionale, Trenitalia e altre compagnie di trasporto europee che hanno acquistato questo modello di treno.
Il problema riguarderebbe i carrelli di questo treno, soggetti a rotture e quindi a rischio deragliamento. In particolare i bordini delle ruote, che permettono l’aderenza alle rotaie, tenderebbero a consumarsi riducendone l’aderenza. Il problema era stato sollevato dalla società Filben SRL nello scorso luglio, qualche giorno dopo il gravissimo incidente ferroviario accaduto tra Andria e Corato.
Filben aveva ricevuto un incarico di manutenzione da FSE e – secondo quanto dichiarato dalla stessa società – più volte avrebbe segnalato a FSE il problema sicurezza legato agli ATR 220. Nello scorso luglio ha quindi inviato una relazione tecnica al Ministero delle Infrastrutture dei Trasporti e all’Assessorato regionale ai Trasporti, per illustrare la problematica riscontrata su questi esemplari.
Nell’occasione Filben ha anche accusato FSE di aver effettuato un recesso immotivato dal contratto di manutenzione “al solo scopo di nascondere la verità e continuare a far circolare gli Atr (con l’obiettivo di evitare di pagare le penali previste dal contratto di servizio con la Regione Puglia”.
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FSE ha subito replicato duramente a Filben bollando le dichiarazioni contenute della relazione come “infondate e pretestuose” a conferma “dell’inaffidabilità di una Società che già tanti danni ha provocato a FSE e alla qualità del suo servizio”, avvisando che avrebbe intrapreso“ogni azione al fine di tutelare i propri interessi nelle sedi più opportune e stigmatizza l’irresponsabile atteggiamento di Filben che, su un tema tanto delicato e sensibile con affermazioni superficiali e finalizzate a propri interessi commerciali, ha creato un clima di preoccupazione e inquietudine peraltro in un momento in cui la comunità pugliese è già duramente provata a seguito dei ben noti tragici eventi”.
Dopo circa un mese e mezzo da questa diatriba, è l’USTIF (Ufficio speciale trasporti a impianti fissi), l’organo del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che vigila sulla sicurezza delle reti ferroviarie non gestite da RFI, a lanciare l’allarme. Di conseguenza il Ministero ha imposto il blocco precauzionale della circolazione degli ATR 220 in dotazione a FSE.
La questione sicurezza sui Pesa ATR 220 era notata da tempo. Era stata segnalata in principio dall’Autorità nazionale polacca per la sicurezza ferroviaria, che aveva riscontrato alcuni casi di rottura del telaio nei carrelli di questi treni ed il consumo delle scanalature delle ruote che dovrebbero garantire l’aderenza alle rotaie.
In molte regioni italiane e nel resto dell’Europa, anche in Trenitalia, da diversi mesi sono state avviate delle verifiche tecniche su questi convogli. Per FSE è invece arrivato ora il momento della verità, come fosse un fulmine a ciel sereno.
Nessun avviso: caos e disagi per i pendolari
Nonostante la società avesse ricevuto la comunicazione a tempo debito, non ha avvisato in alcun modo dei possibili (o, più correttamente, sicuri) disagi per i viaggiatori conseguenti al blocco di questi convogli. La voce circolava insistente nelle ultime ore, ma nessuna comunicazione ufficiale è tutt’ora presente, nemmeno sul sito web ufficiale di Ferrovie Sud Est. L’ultima comunicazione di “FSE Informa” risale al 4 agosto e annuncia la firma del Ministro Delrio del Decreto per il trasferimento di FSE a FS.
Ignari di tutto i pendolari hanno scoperto l’amara sorpresa solo una volta giunti in stazione, scoprendo che il treno che li avrebbe portati a lavoro, all’Università o a qualsiasi altra destinazione, non c’era. Circa metà delle corse ferroviarie sono state soppresse. Sono stati predisposti dei pullman sostitutivi e sarebbero stati riesumati anche dei vecchi treni, messi a riposo proprio in seguito all’acquisto degli ATR 220. Alcune corse sarebbero comunque saltate. Il servizio sostitutivo via bus non riesce a sopperire a tutte le corse su ferro soppresse.
I disagi sono notevoli e in queste ore le lamentele dei pendolari stanno facendo il giro dei social network. Una vera propria situazione di caos dove, oltre ai mezzi, mancano le informazioni. E tutto questo avviene a pochi giorni dall’inizio dell’anno scolastico. A ciò si aggiunga che probabilmente il ripristino degli ATR 220 non avverrà prima di un mese.
Forse FSE, la gestione commissariale, anziché minacciare azioni giudiziarie nei confronti di Filben, lo scorso luglio avrebbe fatto meglio a pensare al servizio e alla sicurezza dei proprio viaggiatori. Questa situazione di caos sarebbe potuta essere evitata, avviando una graduale verifica e messa in sicurezza di tutti i treni interessati, evitando quindi di arrivare ad un provvedimento di blocco che priva improvvisamente la rete FSE dei suoi treni migliori. Ora il treno più nuovo che circolerà su queste tratte, per un periodo indeterminato, sarà un mezzo costruito circa 40 anni fa.
Un’altra brutta pagina è stata scritta nella storia dei servizi pubblici nel Salento e nella Puglia, una storia di diritti negati che tarda ancora a chiudersi.
Articolo pubblicato in origine su TagPress