Warning: Attempt to read property "post_excerpt" on null in /home/mhd-01/www.salentometropoli.it/htdocs/wp-content/themes/morenews/single.php on line 53
“Se si modifica progetto SS 275 per favorire bisogni del Salento e del partito del cemento, avremo infrastruttura migliore in tempi brevi”.
Il Consigliere regionale di maggioranza, Sergio Blasi, torna a parlare della strada SS 275 Maglie – Leuca. Più volte in passato ha sostenuto l’idea che un ammodernamento di questa infrastruttura stradale fosse necessaria, sia per la sicurezza, sia per agevolare la notevole mole di traffico che ogni giorno percorre quel tragitto.
Tuttavia Blasi ha anche osteggiato l’attuale progetto di ammodernamento, giudicato sovradimensionato rispetto alle esigenze, invasivo per il territorio, e caratterizzato da una serie di scandali di varia natura.
Ricordiamo innanzitutto che i costi di questo progetto, in 10 anni sono lievitati di oltre il 100%, passando da 113 milioni e 288 milioni di euro, senza un’apparente giustificazione. Inoltre il percorso sembra voler attraversare una serie di discariche abusive tombate, contenenti rifiuti speciali industriali, tanto da indurre il sospetto che lo stesso progetto fosse funzionale allo smaltimento illecito degli stessi. Su questo aspetto indaga la Procura di Lecce.
Si dirà che malgrado questo sospetto, malgrado i costi lievitati così in maniera anomala, il progetto abbia comunque una buona validità dal punto di vista tecnico. Ma anche su questo punto ci sono forti dubbi. Tant’è che il nuovo presidente di Anas, Armani, non ha esitato a definirlo come “un tratto di penna sulla cartina geografica”. Il che la dice lunga su quanto il numero uno di Anas “apprezzi” questo progetto.
Il percorso con cui si è giunti a questa situazione ha dell’incredibile, fuori da ogni logica comprensibile. Di recente anche l’Autorità Anticorruzione ha evidenziato plurime “illegittimità” nell’appalto per la costruzione della SS 275. Dulcis in fundo, il gruppo che si è aggiudicato in via definitiva l’appalto (Palumbo-Matarrese), dopo una lunghissima vicenza gidiziaria amministrativa, ha prodotto due fidejussioni successivamente rivelatesi false. Il gruppo si è difeso sostenendo che non ne fosse a conoscenza.
Nello scorso maggio scorso il Ministro delle Infrastrutture dei Trasporti Graziano Delrio, rispondendo in Parlamento ad una interrogazione sul tema della SS 275, ha ribadito la necessità di realizzare l’opera, ma con qualche revisione del progetto, che fino ad ora è stato “pensato più per far fare il colpo grosso o l’affare della vita a qualcuno, che per dotare il territorio di una infrastruttura importante”.
Da alcune settimane ci sono alcuni lavoratori della ditta Palumbo che presidiano un’area della SS 275, all’uscita sud di Scorrano, per protestare contro il mancato sblocco dell’appalto. Una protesta quantomeno insolita, dove si chiede alla Pubblica amministrazione di realizzare un’opera risultata illegittima, gonfiata nei costi in maniera anomala e devstante per il territorio, pur di permettere a quegli operai di lavorare.
Sergio Blasi, dunque, aderisce alla posizione di Delrio e a quella di Raffaele Cantone, Presidente dell’Anticorruzione, sostenendo che l’opera va fatta dopo una revisione del progetto.
“Non mi stancherò mai di ripetere – afferma l’ex Sindaco di Melpignano – che ammodernare la strada che va da Maglie a Leuca è un bisogno primario di questo territorio, perché quell’arteria oggi è pericolosa e scomoda. Se l’obiettivo è questo, allora una politica seria e responsabile si prodiga perché vengano effettuate le necessarie modifiche al progetto che è stato appaltato e si parta con l’ammodernamento. Mi pare l’orientamento del governo e spero che sia anche quello di Anas”.
“Voglio ricordare a tutti – prosegue Blasi – che i costi della statale 275 sono lievitati da 113 milioni nel 2001 a 288 milioni nel 2011 senza che sia stata spostata una sola pietra. Voglio ricordare che sul tracciato per cui si battono tanti alfieri locali del lavoro e della sicurezza stradale sono state trovate discariche di rifiuti pericolosi che quella strada avrebbe tombato, insieme alle responsabilità di chi li ha seppelliti. Voglio ricordare che lo stesso Armani, presidente di Anas, ha definito quel tracciato “un tratto di penna sulla cartina geografica” per sottolineare la scarsa cura e lo scarso rispetto dimostrato per il territorio del Sud Salento da chi ha progettato a suon di milioni dei cittadini quella strada”.
“Io sto alle parole dette da Graziano Delrio in Parlamento. Se si modifica il progetto – conclude il Consigliere – e lo si rende funzionale ai bisogni del Salento e non a quelli del partito del cemento, il Sud Salento avrà una infrastruttura migliore in tempi brevi. Ma bisogna remare tutti nella stessa direzione. Cosa che in questi giorni, tra strumentalizzazioni delle proteste operaie e minacce di nuovi contenziosi per rivendicare il nulla che si è fatto, oltre che pressioni politiche dei sempre presenti rappresentati del partito trasversale del cemento, non mi pare stia ancora avvenendo”.
Pubblicato originariamente su TagPress.it