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“Linea politica non la dettano associazioni di categoria”. Il Consigliere M5S denuncia strumentalizzazioni dell’azione di contrasto alla xylella.
“La Regione sta preparando la legge anti Xylella. Una legge che parte dall’esperienza che abbiamo fatto e che tenterà di predisporre un piano che non preveda l’abbattimento degli alberi sani attorno all’eventuale albero infetto. E che consentirà anche di cominciare il reimpianto di altri cultivar resistenti alla malattia nelle zone infette”. Lo aveva detto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, parlando con i giornalisti mercoledì scorso, a margine della presentazione del disegno di legge regionale sulla gestione della questione xylella e disseccamento rapido degli ulivi.
E’ iniziata ieri la discussione nella IV Commissione consiliare. Una volta approvato dalla Commissione, il testo passerà all’esame dell’assemblea plenaria. Il DDL prevede tra le altre cose l’abbattimento immediato degli ulivi trovati infetti nelle zone cuscinetto, mentre le piante sane che sorgeranno nel raggio di 100 metri verranno risparmiate e la misura dell’estirpazione verrà sostituita da un intenso monitoraggio. In questo modo Emiliano spera di convincere la Commissione Europea a chiudere la procedura d’infrazione ai danni dell’Italia.
Circa la sorte degli ulivi del Salento, Emiliano sembra non avere dubbi. Secondo il Governatore gli ulivi positivi alla xylella sono destinati alla morte, ignorando che sono in corso delle sperimentazioni condotte parallelamente dall’Università di Foggia, dal Crea di Caserta, dal Lubixyl (istituto di ricerca internazionale con sede in Francia) e da alcuni agricoltori salentini, che ad oggi hanno dimostrato risultati incoraggianti.
Ma la questione xylella ha dei risvolti politico-economici che vanno oltre la scienza, mentre la sorte degli ulivi secolari, dell’olivicoltura tradizionale, la cura degli alberi colpiti da disseccamento, non sembrano meritare tempo, risorse e denaro. Più che altro la questione xylella / CoDiRO sembra rappresentare una ghiotta occasione per ridisegnare il paesaggio, l’agricoltura e per favorire il passaggio all’olivicoltura intensiva e superintensiva, anche grazie a ingenti risorse pubbliche che verranno destinate per fronteggiare l'”emergenza”. Un piano precedente ad essa di cui ricercatori e associazioni di categoria parlano da diversi anni.
E’ molto critico Cristian Casili, Consigliere del Movimento 5 Stelle, nonché Vicepresidente della Commissione consiliare all’ambiente, che manifesta preoccupazione per la sorte del territorio salentino, per la pressione politica delle associazioni di categoria sulla politica e per le possibili strumentalizzazioni della vicenda xylella.
“Ieri in commissione IV – dichiara – ho fatto presente che questo disegno di legge suggella la morte del paesaggio salentino. Siamo ormai ridotti a territorio di conquista dove lo scopo principale non è contenere una malattia ma sfruttarne la sua azione per attingere a finanziamenti e agevolazioni che serviranno ai soliti noti”.
Casili, quindi, mette in guardia Emiliano: “Le associazioni di categoria stiano al loro posto, la linea politica non la dettano loro, ed Emiliano si svegli perché tra poco sarà un inferno. L’asse come previsto si è già spostato dalla xylella alla coltivazione industriale dell’olivo superintensivo di fantomatiche varietà resistenti. Giocare così sporco è pericoloso”.
Pubblicato originariamente su TagPress.it