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“Non siamo interessati a barattare bellezza, diversità, tradizioni – recuperate con grande sacrificio – con il ‘modello Briatore’.
Fanno discutere le esternazioni di Flavio Briatore, ospite ieri a Otranto ad un convegno sul turismo in Puglia, con le quali è stato di fatto bocciato il turismo culturale. Il dibattito sul modello di turismo da adottare e sugli interventi da fare si è riacceso. Ha tenuto a dire la sua anche il Senatore otrantino Dario Stefàno, il quale ha preso le distanze dal modello Biratore, che considerato ormai in crisi.
“Tranne qualche caso isolato, in cui si misurano eccessi recuperabili, la Puglia – ha commentato Stefàno – ha dimostrato come si possano valorizzare le identità, avviando la composizione di un’offerta turistica matura a 360 gradi. Abbiamo appena iniziato un lavoro importante che va proseguito con determinazione e non siamo interessati a barattare la bellezza, le diversità, le tradizioni – che abbiamo recuperato con grande sacrificio – con il ‘modello Briatore’ che qui in Puglia abbiamo già superato, anche perchè, nel frattempo, è cambiato anche il concetto di lusso. A Briatore ricordo – aggiunge – che il network internazionale di Luxury Travel ha assegnato l’oro nella categoria “Best hotel of the year” a Borgo Egnazia, relais a cinque stelle pugliese immerso nelle campagne brindisine, mentre quasi unanimente ci vengono indicati in crisi sistemi che avevano investito proprio sul “modello briatore”, Costa Smeralda in primis”.
“In questi anni, abbiamo lavorato – prosegue Stefàno – per definire una strategia di recupero dei nostri tratti identitari e costruito una narrazione dei luoghi che ha portato riscontri incredibili. La Puglia ha un grande appeal ed è ormai, da qualche anno, tra le regine dell’estate. I risultati di oggi non sono un punto di arrivo ma di partenza e sono figli delle politiche pubbliche degli ultimi dieci anni e di sinergie vincenti con il tessuto imprenditoriale e con gli operatori di settore che hanno caratterizzato e diversificato l’offerta turistica attirando l’attenzione di tutto il mondo, anche dei turisti più esigenti ma senza cementificare la costa o realizzare night club”.
“Dopo gli sforzi profusi per ampliare e migliorare la rete degli aeroporti pugliesi, premiati con flussi di passeggeri dai trend sempre in crescita, sono convito che siano invece urgenti massicci investimenti pubblici in infrastrutture come linee ferroviarie e collegamenti veloci, metropolitane di superficie al posto delle FSE e dorsali capaci di connettere i territori”.
“Se c’è una cosa che potrebbe dare una marcia in più al settore turistico, non solo pugliese, e rafforzare il concetto di Sistema Italia, è l’istituzione di un ministero ad hoc. Questa – conclude Stefàno – si che è una necessità anche per gli imprenditori”.
Pubblicato originariamente su TagPress.it