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Questo il messaggio lanciato dall’associazione culturale “Orizzonte”, che vuole restituire ai cittadini di Poggiardo lo storico cinema e teatro chiuso da circa trent’anni
La cultura è uno dei motori della società, e tutto ciò che nel tempo ha contributo alla crescita di una comunità deve quindi essere preservato, soprattutto quando la sua funzione viene considerata, erroneamente, esaurita. Questo è l’assunto su cui poggia l’iniziativa dell’associazione culturale “Orizzonte“, che negli scorsi giorni ha intrapreso una lodevole iniziativa, quella di recuperare il Teatro Cinema “Anita” di Poggiardo.
Il primo passo è stato compiuto lo scorso sabato 17 settembre con un incontro tenutosi proprio sotto l’ingresso dell’ “Anita”, in via Vittorio Emanuele, per iniziativa del prof. Paolo Rausa, Presidente dell’associazione “Orizzonte”. Nel corso della conversazione, e nonostante un violento ed inaspettato temporale, i partecipanti hanno espresso la loro volontà comune, cioè quella di recuperare, rivalorizzare e restituire ai cittadini poggiardesi e salentini lo storico edificio che fino agli anni Ottanta ha rappresentato uno dei luoghi principali della vita artistica e culturale di Poggiardo e del suo hinterland.
Un ruolo, quello del Cinema Teatro Anita, che è stato descritto da Paolo Rausa:
Qui si è giocato una parte della vita culturale di Poggiardo attraverso il cinema, il teatro di qualità, l’avanspettacolo e il cabaret. Qui si sono forgiate, nell’amore delle arti, diverse generazioni. E’ necessario recuperare il Cinema Teatro “Anita” per quello che ha rappresentato per questa comunità. Abbiamo suonato la sveglia ai cittadini e alle istituzioni, Comune in primis, per riappropriarci di questo edificio e farlo rivivere come un tempo. Recuperare “Anita” significa mantenere quella continuità culturale, quel filo della memoria che è in grado di mantenere salda una comunità e consentire alle generazioni di riconoscersi in essa.
Gli ideali e i valori enunciati da Rausa sono stati condivisi dai sostenitori dell’iniziativa presenti all’incontro dello scorso sabato; tra loro, anche alcuni operatori artistici e culturali come il pittore Carlo Casciaro, i musicisti P40, Lucia Minutello e Salvatore Brigante, che si sono esibiti in alcuni brani, e il regista e attore teatrale Renato Grilli, che ha recitato i versi di alcune poesie; anche lo stesso Paolo Rausa si è cimentato in alcune composizioni dialettali dedicate a Poggiardo e allo stesso “Anita” e scritte da suo padre Fernando.
Molto suggestivo, inoltre, è stato l’intervento di Eugenio Rizzo, Presidente del Comitato Regionale dei Geometri della Puglia, che ha portato delle rare locandine col programma giornaliero degli spettacoli che un tempo si tenevano all’interno dell’ex cinema e teatro poggiardese.
Fermo da circa trent’anni, la struttura di via Vittorio Emanuele è stata negli scorsi mesi sede temporanea di un’associazione locale, ma ora si è costituito un primo gruppo che vuole riportare l'”Anita” ai fasti di un tempo. Il cinema e teatro di Poggiardo, però, rappresenta solo uno degli obiettivi fissati dall’associazione “Orizzonte”, che nel mirino ha anche il recupero di un altro storico elemento della città, il Palazzo Guarini.
Pubblicato originariamente su TagPress.it