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L’allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle. L’Asl non ha sostituito il medico pediatra di riferimento di circa 800 famiglie di Monteroni, che ora rischierebbero di essere assegnati a medici che hanno già raggiunto il limite massimo di pazienti stabilito dalla legge. Trevisi: “I bambini rischiano di ricevere un’assistenza medica inadeguata”
Circa 800 bambini rischiano di restare senza il proprio pediatra di riferimento. E’ questo l’allarme lanciato dal Movimento 5 Stelle pugliese in merito alle famiglie di Monteroni di Lecce dopo il pensionamento della dott.ssa Maria Grazia De Giorgi, pediatra di famiglia del comune del nord salentino. Una situazione che secondo gli esponenti pentastellati si sarebbe potuta evitare, considerando che l’Asl di Lecce già da cinque mesi era a conoscenza dell’imminente collocamento a riposo del medico, in servizio da oltre 40 anni.
Il rischio attuale è che gli 800 minori di Monteroni rischiano di essere assegnati presso altri medici massimalisti, cioè coloro che hanno raggiunto il numero massimo di bambini consentito dalla legge, oppure alle cure di medici operanti in altri paesi, a chilometri di distanza. A pagare per questo disagio sarebbero ovviamente le famiglie dei bambini, che hanno già manifestato il proprio disappunto agli addetti ai lavori, sfruttando anche i social network.
La causa delle famiglie è stata sposata dal MeetUp “Monteroni Cinque Stelle”:
Dove andranno i bambini rimasti senza servizi medici? L’esigenza del territorio sarà ancora una volta disattesa, probabilmente grazie a misere manovre locali. Dov’è la politica? Perché le istituzioni regionali e locali non intervengono? Quello che è successo negli ultimi anni nell’assistenza materno-infantile nella nostra regione, di cui la triste vicenda di Monteroni è solo una piccola parte, meriterebbe un’inchiesta degli organi istituzionali deputati ad azioni di controllo. Riteniamo che sia un fatto grave penalizzare le aree interne della provincia, ogni qualvolta che si verificano carenze di personale.
Sul caso è intervenuto anche Antonio Trevisi, capogruppo M5S del Consiglio regionale, che ha annunciato di attivarsi nei prossimi giorni, considerando però che soluzione a questo problema è già contenuta negli accordi collettivi:
Si rispetti quanto previsto negli Accordi Collettivi Nazionali e Regionali di medicina pediatrica, che dispongono, nel caso di pensionamento, di individuare un nuovo pediatra quando tutti i medici disponibili hanno già raggiunto il massimale. Nei prossimi giorni sentirò i responsabili, in quanto è impensabile che con l’inizio delle scuole e con la stagione più critica dal punto di vista delle malattie infettive, ormai alle porte, ci possano essere pediatri costretti a curare anche centinaia di bimbi in più rispetto al massimale previsto dalla legge. Tutto questo va a danno dei più piccoli, con evidenti rischi legati al non ricevere assistenza medica adeguata. Chiederò un intervento quanto più rapido possibile per ripristinare i criteri prescritti nei suddetti accordi collettivi.
Articolo pubblicato in origine su Tagpress