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Indagato il rappresentante legale di FSE per violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro.
La Procura di Lecce vuole vederci chiaro. Da un esposto per interruzione di pubblico servizio, l’attenzione della magistratura si è spostata sulle condizioni di lavoro dei dipendenti delle Ferrovie Sud Est (FSE) e sui disservizi.
Il fatto da cui ha avuto origine l’inchiesta risale allo scorso luglio, quando un autista FSE, dalla stazione di Poggiardo, si sarebbe rifiutato di salire sul pullman e condurre i passeggeri a Santa Cesarea Terme.
Il conducente, secondo quanto affermato dallo stesso, non sarebbe stato in grado di affrontare quella corsa, per motivi di salute, a causa del caldo accumulato all’interno dell’autobus dovuto ad un guasto al climatizzatore e all’impossibilità di aprire i finestrini per avere un minimo di refrigerio e ventilazione.
Una turista milanese, in vacanza nel Salento, aveva quindi presentato un esposto, che ha portato la PM Paola Guglielmi ad aprire un fascicolo con l’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio a carico dell’autista di FSE. Ma ben presto la posizione dell’uomo è stata considerata sotto una luce diversa. I magistrati potrebbero riconoscere la presenza di una causa di giustificazione per il suo rifiuto, cui conseguirebbe la probabile archiviazione della sua posizione.
Il conducente avrebbe fornito importanti informazioni, ritenute molto interessanti dalla Procura, che ha aperto un secondo fascicolo di indagini, volte ad accertare le condizioni di lavoro a cui sono sottoposti i dipendenti delle FSE.
La Procura ha acquisito anche un verbale di un incontro a Bari dei sindacati, tenutosi lo scorso luglio, in cui si parlava dei disservizi e dei numerosi guasti sui mezzi FSE, nonché una serie di articoli di testate locali che hanno denunciato disagi e disservizi a cui sono stati costretti i pendolari in questi mesi.
E’ stato iscritto nel registro degli indagati il rappresentate legale di FSE per violazione della normativa sulla sicurezza sul lavoro.
Nei prossimi giorni gli ispettori dello Spesal (Servizio di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), su incarico della Procura, verificheranno se sono stati rispettati gli standard di sicurezza e di qualità del servizio di trasporto su gomma e su ferro, analizzeranno la certificazione del sistema di qualità, la programmazione delle manutenzioni stagionali dei mezzi di trasporto, gli interventi di igienizzazione e pulizia quotidiana, la regolarità documentale, ecc…
Quella della società FSE rappresenta una pagina vergognosa che non si riesce a voltare, dove pesa l’assenza di risorse sufficienti da parte del Ministero dei Trasporti, unico proprietario dell’azienda, che evidentemente non ritiene prioritario investire risorse importanti sul servizio di trasporto pubblico in Puglia, nel Salento in particolare.
Articolo pubblicato in origine su Tagpress