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Crozza si scusa dopo la gaffe del dialetto leccese confuso con quello barese, ma ai salentini offesi spiega: “La satira era su Briatore”.
Dopo le polemiche sono arrivate, in maniera molto scherzosa, le scuse di Maurizio Crozza. Il celebre comico genovese, nella prima puntata della nuova stagione di “Crozza nel paese delle meraviglie” (in onda ogni venerdì su La7), aveva inscenato un simpatico siparietto con protagonista lui stesso nei panni del celebre magnate Briatore, impegnato a dimostrare a salentini e turisti locali come la sua idea di turismo per ricchi fosse lontana anni luce dal sistema turistico pugliese attuale, che punta forte cultura e storia del territorio e non su comodità e strutture extralusso, come suggerito dal noto imprenditore (qui articolo e video della scenetta in questione).
Le polemiche, però, hanno riguardato il parlato degli attori che avrebbero dovuto vestire i panni di gente del Salento; peccato che, a sentirli parlare, pareva a tutti gli effetti di trovarsi di fronte a gente proveniente dalla zona del barese, visto il dialetto ed il particolare accento utilizzati durante lo sketch. Un dettaglio che non è andato ad intaccare minimamente lo spirito umoristico e satirico della scenetta, ma che è comunque bastato per mandare in bestia tantissimi salentini, che sui social hanno accusato Crozza di aver sbagliato tutto, dandogli in alcuni casi dell’incapace, con alcuni commenti che si sono rivelati senza dubbio fuori luogo e dettati da evidente rancore nei confronti dei baresi.
Ieri, in occasione della seconda puntata, Crozza ha dunque approfittato per scusarsi scherzosamente con chiunque si fosse sentito offeso per tale errore, spiegando però che la satira era diretta a Briatore, e non ai salentini, evidenziando quindi che il messaggio da trasmettere non è risultato variato nella circostanza in questione. Alcuni dei commenti più offensivi sono stati poi letti dagli sceneggiatori di Crozza come introduzione al nuovissimo personaggio “Napalm 51”, prototipo del classico italiano medio che passa le giornate sui social ad insultare tutto e tutti, senza preoccuparsi di far nulla nonostante le accuse rivolte a tanti politici e personaggi: una figura che richiama molto la condizione di tantissimi utenti del web, che tra una bufala condivisa, un congiuntivo errato ed una “h” mancata, non fanno altro che insultare gli altri e commiserare la propria condizione precaria, senza però mai alzarsi dalla poltrona per cercare di migliorare la situazione.
Di seguito il video del frammento della puntata di ieri sopra citato:
Articolo pubblicato in origine su Tagpress