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Discarica in zona Parachianca, Trevisi (M5S) alla conferenza dei servizi: “Ecco perchè diciamo no al progetto”.
In merito al progetto presentato dalle ditte Geoambiente e Trio che prevede la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali non pericolosi nelle cave in località Parachianca, i portavoce salentini del M5S hanno ribadito nei giorni scorsi un secco No alla discarica. Il consigliere regionale del M5S Antonio Trevisi dichiara che parteciperà al fianco del comitato volontario che si è costituito su tale progetto, con l’obiettivo di dimostrare che non ci sono i presupposti per la realizzazione di questo impianto, alla Conferenza dei servizi convocata per oggi 3 novembre in Provincia ai fini della Valutazione d’impatto ambientale (Via) e per l’eventuale rilascio dell’Autorizzazione integrata ambientale (Aia).
“È evidente – dichiara Antonio Trevisi – che nessuno di questi territori possa accettare la realizzazione di questo progetto. Non ci faremo prendere in giro dal possibile bluff di chi vuole raccontare che questa discarica non inquina. Le cave Trio furono realizzate in passato per estrarre il tufo del sottosuolo e le rocce di quella zona sono tutte molto permeabili”. Le perplessità del consigliere salentino riguardino il sito individuato, già caratterizzato da diverse pressioni ambientali e: “per quanto si possa impermeabilizzare con HDPE e doppi strati d’argilla, come è stato scritto nel progetto della discarica, con il tempo il percolato si infiltra nel sottosuolo andando ad alimentare la falda che defluisce attraversando inevitabilmente il sottosuolo di aree irrigue ed urbane.”
Le soluzioni sarebbero già contenute nella proposta di legge “Verso un’economia circolare a Rifiuti Zero” presentata (e non ancora discussa) dallo stesso Antonio Trevisi, che qualora diventasse legge permetterebbe di ridurre drasticamente i rifiuti indifferenziati domestici portandoli dal 70% ad appena il 10%. “Ciò che serve – continua Trevisi –, quindi è l’ammodernamento delle procedure, e l’indirizzamento della società civile verso un uso più rispettoso del rifiuto, che può trasformarsi in preziosa risorsa per l’ambiente o comunque in prodotto di trasformazione riutilizzabile in altra forma.”.
Trevisi evidenzia, inoltre, come nel raggio di pochi chilometri dal sito individuato, siano presenti numerose masserie fortificate, agriturismi e B&B che con fatica e ingenti investimenti privati, talvolta pubblici, stanno fornendo un impulso allo sviluppo turistico con ricadute economiche positive su tutto il territorio. “Anche i danni che subiranno questi operatori del settore turistico – spiega – saranno irreversibili e le potenzialità di sviluppo saranno irrimediabilmente compromesse.” La proposta della discarica, secondo il consigliere pentastellato, sarebbe dunque da rigettare anche perchè basata su uno studio privo dei necessari elementi di valutazione e che non prende in considerazione gli impatti associati alla discarica come gli effetti odorigeni, quelli indiretti sulla salute, che non considera i ricettori degli impatti e falsamente afferma che tutto ciò che è attorno alla discarica è privo di valore. “Infine non considera correttamente l’alternativa 0, prevista dalla legge, che non è lasciare la cava così com’è, bensì ripristinarne il paesaggio. In sintesi il progetto e lo studio d’impatto ambientale – conclude Trevisi – va rigettato anche per le molteplici carenze, affermazioni inesatte e per il generale approccio non trasparente nella valutazione degli impatti ambientali, sulla salute e sul patrimonio pubblico e privato.”
Articolo pubblicato originariamente su Tagpress