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L’affluenza italiana al referendum si aggira intorno al 68%, mentre la Puglia si ferma al 61,71. A Melpignano il 71,04%. Le primissime proiezioni danno un netto vantaggio del “No”
Sono iniziale operazioni di scrutinio del referendum costituzionale. Oltre il 68% degli italiani aventi diritto si è recato alle urne, con percentuali superiori al 70% in tutto il settentrione, mentre l’importanza di questa consultazione è stata avvertita di meno nel Sud Italia. Il Veneto è la regione che registrato la maggior partecipazione con 76% circa, mentre la Sicilia si è fermata solo attorno al 57%.
La percentuale della Puglia si attesta al 61,71%, seconda regione meridionale dopo il Molise, vicino al 64%. La provincia di Bari ha fatto registrare il miglior risultato con il 63,78%, mentre Lecce si è fermata al 61,95% circa; seguono BAT (61,76%), Taranto (61,16%), Brindisi (60,20%) e Foggia (58,65%).
In provincia di Lecce, l’affluenza più alta spetta a Melpignano con il 71,04%, mentre il capoluogo si ferma al 63,73%. Ultimo posto per Alliste con il 53,92%.
Le prime proiezioni danno il “No” in netto vantaggio: 60% contro il 40% del “Sì”. Una forbice che ancora più ampia in Puglia, dove dopo lo spoglio di 255 sezioni su 4.022 i voti contrari alla riforma erano 74.739, pari al 67,5%. Dati che lasciano presupporre una vittoria del “No”, tanto è vero Matteo Renzi, a meno di ripensamenti ha annunciato le dimissioni.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress