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Il tracciato del gasdotto di Interconnessione SNAM, che dovrebbe innestarsi a TAP per condurre il gas fino a Brindisi passa per una scuola di Merine. Necessarie tre variazioni.
In un precedente articolo abbiamo parlato dei numerosi nodi tecnici da sciogliere legati al progetto di Interconnessione SNAM, che dovrebbe innestarsi nel territorio di Melendugno, in corrispondenza del PRT di TAP, per consentire il trasporto del gas fino a Brindisi, dove verrebbe immesso nella rete.
L’Interconnessione SNAM rappresenta il completamento di TAP. Non si comprende bene come mai i due progetti, sebbene così interdipendenti l’uno dall’altro, siano stati separati e sottoposti e procedimenti distinti, come se un’opera potesse vivere senza l’altra.
Il risultato è che TAP ha superato, pur con contestazioni e ricorsi pendenti, la valutazione di impatto ambientale (VIA) e ha ottenuto l’autorizzazione unica, mentre l’Interconnessione SNAM è ancora nella fase di VIA, con numerose criticità evidenziate dalla Commissione Tecnica di VIA (CTVIA), organo del Ministero dell’Ambiente.
Se questo progetto dovesse ottenere il decreto di compatibilità ambientale, passeranno dei mesi prima di ottenere l’autorizzazione unica e ottemperare ad eventuali (probabili) prescrizioni. SNAM sperava di poter iniziare i lavori a gennaio 2017 ma, visti gli intoppi i tempi slitteranno, nella migliore delle ipotesi, di diversi mesi.
In seguito alle richieste e alle osservazioni al progetto da parte della Commissione, SNAM ha dovuto presentare lo scorso novembre 73 nuovi elaborati tecnici.
Questa nuova documentazione comporta tre varianti progettuali, con un leggero aumento della lunghezza, che hanno indotto la Commissione di VIA a richiedere la ripubblicazione del progetto.
Questo significa che gli enti pubblici interessati, così come enti e associazioni portatori di “interessi diffusi” (associazioni a tutela dell’ambiente, della salute, del paesaggio, dei beni culturali, ecc…) possono presentare nuove osservazioni entro il termine di 60 giorni sul progetto che SNAM ripubblicherà.
Sulla base di osservazioni, deduzioni, documentazione tecnica presentata da più parti, la CTVIA si dovrà pronunciare nuovamente. SNAM ha tempo entro il 22 dicembre per eseguire la richiesta della Commissione.
Bisogna considerare, inoltre, che l’opera, lunga circa 55 chilometri, che attraverserà 9 Comuni e numerosi uliveti, dovrebbe essere completata entro il 2019 per poter entrare in esercizio dal 1 gennaio 2020.
Spulciando nella documentazione viene alla luce un aspetto critico del progetto già segnalato diversi mesi fa dal Comitato No TAP, ossia il fatto che il gasdotto, in base al tracciato originario, attraverserebbe una scuola di Merine, frazione di Lizzanello.
Sarà stata una svista? Qualcuno, sulla scorta di questo scivolone, potrebbe essere tentato dal fare supposizioni sulla qualità del progetto in toto e sulla effettiva accuratezza e ponderatezza con cui è stato realizzato il progetto. Non sta a noi dirlo.
Secondo il Comitato No TAP alcune grosse criticità risultano tuttora irrisolte, ma – commenta – “fa sorridere che il gasdotto passava veramente sulla scuola del nucleo abitativo “Marangi” a Merine, questo fa capire come queste opere vengono concepite a tavolino, senza nessun riscontro reale”.
TAP assegna l’appalto sul sistema SCADA a Honeywell
Intanto la società TAP rende noto di aver scelto Honeywell Srl Italia per l’ingegneria, la fornitura e l’istallazione del sistema SCADA (Supervisory Control and Data Acquisition) per le telecomunicazioni e per la sicurezza.
Il contratto include l’ingegneria di dettaglio del sistema, lo sviluppo dell’interfaccia grafica, i controlli delle stazioni delle valvole di blocco (BVS), la sicurezza e i sistemi di telecomunicazione.
“Con questa assegnazione – dichiara Ian Bradshaw, Managing Director di TAP – abbiamo completato l’aggiudicazione di tutti i maggiori contratti strategici per la costruzione del gasdotto. Mi congratulo con Honeywell per la sua offerta vincente e ringrazio tutte le altre aziende che hanno partecipato a questa gara. Il sistema SCADA per le telecomunicazioni e la sicurezza è un componente chiave per assicurare un funzionamento sicuro ed efficace del gasdotto”.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress