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Scienza medica ed associazione, con AB e Med El, al servizio della gente: incontro con gli audiolesi e le famiglie .
C’è ma non si vede. La sordità in Italia viene percepita come una disabilità ‘trascurabile’. Eppure le ripercussioni sulla lunga distanza, soprattutto se non diagnosticata tempestivamente in età pediatrica, sono spesso pesantissime dal punto di vista di apprendimento, istruzione e successivo inserimento sociale. Il rapido invecchiamento del Paese, poi, allarga oggi la fetta di chi ne soffre, con un innalzamento dei costi sul fonte sociale ed economico.
L’incidenza in Italia
I disturbi uditivi, in generale interessano circa il 12% dei cittadini. Di questa fanno parte circa mezzo milione di adulti con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale. In particolare, le cifre parlano di un 4% di soggetti colpiti dai 13 ai 45 anni, il 10 per cento dai 46 ai 60 anni, il 25 dai 61 agli 80 anni e il 50 per cento di ultraottantenni.
Udito, stressato dai decibel
Uno dei rischi di insorgenza della sordità arriva, nel nostro Paese, dal sovraccarico di decibel a cui sono sottoposti i nostri timpani. Il rumore, secondo gli specialisti, è sicuramente una delle cause dell’aumento dei problemi di udito: oltre 7 italiani su 10 (fino al 75% della popolazione) sono esposti nella vita quotidiana a livelli di rumore superiori ai limiti previsti dalla legge e tollerati dal nostro organismo, con rischi non solo per l’orecchio, ma per la salute in generale; fenomeno destinato ad aumentare di almeno il 2% nei prossimi decenni”.
Più del 70% degli italiani è infatti esposto a rumori di livello superiore a 60-65 decibel. Un ‘volume’ che comincia a essere nocivo per lo stato di salute in generale delle persone. E non solo per l’orecchio, ma anche per l’apparato endocrino, ormonale, cardiovascolare, psichico, respiratorio. Gli 80 decibel che sono invece il limite di rischio diretto per l’apparato uditivo interessano una popolazione inferiore, intorno al 30%. In questa fascia, però, i danni sono evidenti, oltre che sugli altri apparati, anche su quello acustico.
Prevenzione ed educazione, le armi vincenti per fronteggiare l’incidenza di sordità. Esistono norme in Italia, mutuate della Comunità europea, per la zonizzazione (suddivisione delle aree per livelli di rumore consentiti) dei centri abitati, che andrebbero rispettati, innanzitutto dalle amministrazioni locali. Ma, purtroppo, solo una quota del 30-35% degli enti locali si è adeguata a queste norme. Nelle discoteche, inoltre, esistono limiti di legge, ma soltanto una parte dei locali si adegua alle indicazioni”. “Per l’ambiente di vita di tutti i giorni (condominio, traffico, aerei eccetera) non esistono ancora norme ad hoc. Situazione caotica in cui il singolo cittadino deve proteggersi se ha il dubbio di essere esposto a livelli troppo elevati di rumore. Deve segnalarlo agli enti di controllo e sottoporsi ad un esame dell’udito.
Sordità pediatrica, nodo cruciale
Molto critica, è da considerare l’incidenza registrata in età infantile: l’1% dei bambini al di sotto dei 3 anni e il 2% dei bambini tra i 4 e i 12 anni. Particolarmente serio, il problema che si rileva nel periodo neonatale, in quanto 1-2 nati ogni mille presentano una sordità congenita, dunque in grado di ostacolare seriamente lo sviluppo e l’uso del linguaggio, l’integrazione nella scuola e nella società. L’età infantile è il periodo in cui la sordità colpisce gravemente può provocare severe alterazioni nello sviluppo del linguaggio e conseguenti problematiche nella comunicazione e nell’assetto psicologico del bambino, oltre a gravi situazioni di disagio nelle famiglie.
Segnali d’allarme e prevenzione
Fra i sintomi a cui prestare attenzione, per disinteresse mostrato dai bambini agli stimoli sonori domestici, distrazione, capricciosità eccessiva e tendenza all’isolamento, ma sopratutto la comparsa in ritardo del linguaggio. Diventa importante sottoporre il neonato già alla nascita ad un test uditivo se vi sono familiari già colpiti da problemi uditivi. E nel caso degli adulti e’ fondamentale sottoporsi ad un esame audiometrico al primo insorgere di disturbi all’udito, anche se lievi, soprattutto se comparsi in occasione di malattie infettive a rischio.
L’iniziativa
L’Associazione FiaddApulia, in collaborazione con le Aziende AB e Med El, ha promosso il giorno 17 dicembre 2016 la manifestazione “FiaddApulia 3° Family update” , giornata di incontro fra gli audiolesi e le famiglie con la Medicina, l’Associazione e le Aziende produttrici delle protesi impiantabili per la sordità. Nella sala convegni dell’Hotel Tiziano di Lecce, sabato 17 dicembre 2016, gli audiolesi e le famiglie pugliesi si sono raccolti attorno agli esperti per verificare e aggiornare assieme le proprie conoscenze. Per il tema della sordità ed il suo inquadramento socio giuridico ha brillantemente relazionato il Prof. Rocco Riso, Consigliere Nazionale della Fiadda. A seguire sulla sordità’ e le sue cause, le migliorate possibilità diagnostiche, l’attuazione di terapie chirurgiche sempre più “soft surgery”, ha relazionato con una lettura magistrale il Prof. Lucio Vigliaroli, Medico Oto-chirurgo ed esperto ad Alta Professionalità. Non è mancato l’intervento della Logopedista Drssa Paola Monastero, nota e ben apprezzata operatrice sul territorio salentino, per mettere a fuoco la qualità del lavoro esperita sul giovane ipoacusico ai fini del suo reinserimento familiare, scolastico e sociale. Le due analitiche ed esperte relazioni sull’approccio alle nuove tecnologie implantologiche e a tutti i sussidi accessori disponibili per fornire una performance di alta qualità alla vita e alle attività quotidiane dell’impiantato sono state presente dal Dr. Pasquale Riccardi e dal Dr. Marco Chiantera, rispettivamente per le aziende AB Advanced Bionics e MED EL Italia. Non e’ mancato il momento del supporto sociale istituzionale rappresentato dalla presenza al convegno del Consigliere Regionale Dr.Saverio Congedo e dal Sindaco di Lecce Dr. Paolo Perrone che, oltre a congratularsi con gli intervenuti per la manifestazione ha confermato la loro piena collaborazione e sostegno a tutte le iniziative che FiaddApulia esperira’ nel prossimo futuro. La discussione finale interattiva con domande dalla platea e risposte degli esperti ha costituito il momento di verifica del bisogno sempre piu’ impellente di promozione e diffusione della cultura di recupero ed integrazione dell’audioleso nella societa’ attraverso l’utilizzo della espressione verbale e della lingua italiana.
Su questa strada maestra FiaddApulia ha profuso da tempo tutto il suo impegno a sensibilizzare e coinvolgere tutte le forze sociali in campo. Le considerazioni finali del Presidente salentino Saverio Della Tommasa, che ha ulteriormente stigmatizzato il bisogno di essere uniti e vitali nell’associazione, unite ai ringraziamenti e agli Auguri Natalizi formulati con il Presidente Vigliaroli a tutti i partecipanti e a tutte le famiglie, ha chiuso i lavori del convegno, con un appuntamento già prossimo, ai primi di gennaio, questa volta per festeggiare in piazza l’anno nuovo.
Articolo pubblicato originariamente su TagPress