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Ordinanza del Comune di Martano che vieta l’uso di petardi e fuochi artificiali acquistati illegalmente durante la notte di Capodanno
Un Capodanno senza fuochi d’artificio a Martano? Questa potrebbe essere la conseguenza dell’ordinanza n. 25 emessa lo scorso 21 dicembre dall’Amministrazione comunale grika che pone il “divieto di accensione e lancio di alcune categorie di botti di capodanno”. Un provvedimento che risponde alla volontà di impedire l’utilizzo di petardi e strumenti analoghi messi in commercio abusivamente, senza controlli di sicurezza e che proprio per questo si rivelano pericolosi per l’incolumità delle persone, soprattutto bambini.
Non è la prima volta che il Comune di Martano pone questi limiti ai festeggiamenti della notte di San Silvestro, ricordando ai propri concittadini che “i prodotti privi di etichetta regolamentare sono da considerarsi “fuochi proibiti”, non essendo di fatto garantita né la loro provenienza, né le caratteristiche costruttive e di funzionamento; inoltre, è proprio dall’uso di questa tipologia di oggetti che, statisticamente, sono derivati gli incidenti di maggiore gravità”.
L’Amministrazione comunale di Martano tenta così di impedire non solo l’uso, ma anche la vendita illegali di questi prodotti, “al fine di garantire la sicurezza, l’incolumità e la quiete pubblica, nonché il benessere animale e la protezione del patrimonio pubblico”.
Come il comune griko, anche altre amministrazioni salentine si muoveranno in questa direzione, ma questa ordinanza presuppone un rigido controllo delle autorità preposte, che spesso, però, si rivela difficile e conseguentemente poco efficace. Spetta dunque alla coscienza dei cittadini decidere in che modo attendere e salutare il nuovo anno, evitando atteggiamenti che potrebbero favorire il mercato nero e illegale e mettere a repentaglio la propria e altrui incolumità.
Articolo pubblicato in origine su TagPress